Appena trasferito
Data: 17/02/2024,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: jib, Fonte: RaccontiMilu
... detto niente prima, ma a dir la verità pensavo fosse evidente. Sono fidanzata, e domenica mi sposo! – io sbiancai, onestamente frastornato, ma lei riprese – sabato quando ci siamo visti stavo andando al mio addio al nubilato!” disse ridendo. Io non riuscivo a capire bene la situazione e tutto quello che mi uscì fu un “ma quindi….” lei però riprese “si, però è da quando vieni al super che ti ho notato, e ho visto come tu mi guardavi… e poi l’altra sera ci siamo incrociati proprio mentre stavo andando all’addio al nubilato… ero indecisa sul da farsi, per quello subito ti ho detto di uscire ma senza darti il mio numero e senza concordarsi sul dove. Ma tu sei stato svelto a chiedermi di organizzare meglio e così ho capito che fosse destino passare questa serata… beh… ecco… spero non ti dispiaccia ma… vorrei considerarla un secondo addio al nubilato!” io ero esterrefatto, la mia mente annebbiata dall’alcool stava cercando di assimilare tutto. Nel giro di qualche secondo mi ripetei ciò che aveva detto, lo realizzai, poi passai alle cose più pratiche “mah… non hai paura che lui lo scopra?” “no – disse – lui ha un giro di amicizie a Pinerolo, non frequentano praticamente mai Torino, quindi è impossibile che venga a sapere di qualcosa da altri! E lui adesso è a casa con degli amici a giocare alla play, mentre pensa che io sia uscita con la mia amica Stefania!”. Io riflettei mezzo secondo, poi feci l’unica cosa che mi pareva sensata in quella situazione. Lei aveva ancora le labbra ...
... vicino al mio orecchio, perciò non feci altro che spostarmi leggermente e la baciai. Lei lì per lì rimase sorpresa, non si aspettava una mia reazione così immediata. Ma durò poco, le sue labbra si schiusero e sentii la sua lingua che si avvicinava alla mia, intrecciandosi in una giocosa danza. Nel mentre la mia mano era tornata sul suo bel culo e lo stringeva forte. Fu un bacio lungo e appassionato, quasi paradossale per quella situazione. Poi quando finì ci guardammo entrambi sorridendo, non c’era bisogno di dire altro.
Riprendemmo a ballare, e questa volta la nostra danza fu molto più erotica. Quasi ci dimenticammo di essere in mezzo ad una pista, lei muoveva sensualmente il suo corpo contro il mio, lo strusciava, scendeva e risaliva. Il suo seno contro il mio corpo era come fuoco, non resistevo più, avrei voluto strapparle la camicetta; lei sembrò capirlo, probabilmente il mio sguardo si era fissato lì, e con un sorrisetto la sbottonò di un altro paio di bottoncini. A quel punto era praticamente aperta fino a metà, a malapena copriva metà reggiseno. Bianco, in pizzo, quasi totalmente trasparente. Non ce la facevo più, il cazzo mi faceva male da quanto era duro e costretto in quei pantaloni, e più lei si strusciava e più avrei avuto voglia di prenderla lì, sulla pista.
Abbracciandomi portò di nuovo le labbra al mio orecchio e mi chiese se sapevo dove fosse il bagno, io le dissi di si e la accompagnai. Quel locale aveva quattro bagni, due per gli uomini e due per le donne ...