1. Appena trasferito


    Data: 17/02/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: jib, Fonte: RaccontiMilu

    PREFAZIONE
    
    Ogni parte di questo racconto è puramente di fantasia, fatti luoghi o persone sono inventati o senza nessun nesso con le storie narrate.
    
    APPENA TRASFERITO
    
    Mi ero da poco trasferito in una piccola cittadina alle porte di Torino, una di quelle cittadine nate per soddisfare la richiesta residenziale che la FIAT e il suo indotto negli anni ha portato nel capoluogo. Io arrivavo da un contesto molto diverso, un piccolo paesino di campagna, ma il lavoro mi aveva portato a trasferirmi. Per fortuna però la mia casa non era in uno di quelli squallidi condomini o villette a schiera ma in una cascina a due passi dal paese. Il problema maggiore in queste cittadine è fare conoscenza con nuove persone. O meglio, allacciare nuovi rapporti. A differenza dei paesi qui la gente non si apre, non cerca legami. Quando si va al bar il rapporto maggiore lo si instaura con il barista, non con gli altri clienti, con i quali al massimo si riesce a fare due parole sulle cose più banali, “piove ancora” oppure “anche oggi caldo torrido”, sono le frasi più gettonate.
    
    Per i bambini o i ragazzini sicuramente è diverso, la scuola e lo sport naturalmente fanno aggregazione, ma per uno della mia età, che da poco ho superato i trent’anni, è molto più difficile.
    
    Avevo preso l’abitudine la sera di fare un giretto in bici o a piedi col cane tra le viuzze della cittadina, un po’ per cercare di ambientarmi nel nuovo contesto un po’ per vedere i miei “vicini”.
    
    Fu così che una sera mentre ...
    ... camminavo pensieroso vidi con la coda dell’occhio dall’altra parte della strada passare una ragazza che correva. Alta, bionda, con i capelli legati in una coda alta e dei leggings che, quando mi voltai, mi permisero di ammirare quel gran culo che aveva. “Beh – pensai – almeno c’è figa in questo posto”. Anche se, ad onor del vero, non è che ve ne fosse così tanta. La cittadina sembrava essere composta solo da vecchi o giovanissimi, quelli della mia età non sembravano presenti.
    
    Benché a pochi minuti di macchina vi fossero ben tre centri commerciali con i loro ipermercati, io preferivo far la spesa nel piccolo supermercato situato nel centro del paese. Aveva la giusta dimensione, un po’ di tutto, i banchi del fresco ma senza la dispersione dei grandi magazzini. Inoltre siccome il personale non era molto in poco tempo conobbi un po’ tutti, nel senso che quando ci incontravamo nelle file ci scambiavamo un rapido saluto o al massimo ci informavamo reciprocamente su come stessimo. Ma tra di loro pian piano instaurai un rapporto con una cassiera. Non era alta, anzi, capelli neri lunghissimi che arrivavano a sfiorarle le natiche, occhi neri che ti penetravano e due belle labbra carnose. Fin dal primo giorno che la vidi la considerai molto affascinante, anche se la tenuta del supermercato di certo non rendeva giustizia al suo corpo, anzi. Nel frattempo tra una parola e l’altra scoprii che si chiamava Roberta, ed aveva pochi anni meno di me. Mi ero quasi deciso a chiederle di andare a ...
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