1. Appena trasferito


    Data: 17/02/2024, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: jib, Fonte: RaccontiMilu

    ... e quando arrivammo vedemmo tre porte chiuse ed una aperta, ma al momento nessuno in coda. Lei mi guardò un secondo, poi ridacchiando mi prese per mano e mi trascinò nel bagno aperto. Era una toilette ampia, pulita (dopotutto era un locale abbastanza di classe), con un piano in marmo verde per il lavandino. Come entrammo lei non indugiò nemmeno un secondo, chiuse la porta a chiave e avventandosi su di me mi baciò. Io riportai una mano sul suo culo, ma questa volta la feci scendere fino a sentire le sue cosce nude, la pelle liscia, la gamba tonica e non magrissima, praticamente perfetta per i miei gusti. La feci scorrere sulla coscia, sotto alla gonna, fino a poter palpeggiare quel suo stupendo culo. Lei mi baciò con maggiore intensità, una sua mano sul mio petto, a slacciare i bottoni della camicia. Io colsi immediatamente l’esempio e portai l’altra mano sotto la sua camicetta, a palparle le tette. Cazzo che belle. Sode, tonde, il reggiseno senza imbottitura le sosteneva senza però cambiarne la forma, in pochi secondi le sbottonai gli ultimi tre bottoncini rimasti. Poi spostai la mano veloce ed esperta dietro alla camicia, e con un rapido ed unico movimento aprii tutti e tre i gancetti, poi tornai davanti e lo sollevai, per poter ammirare le tette. I capezzoli apparvero già turgidi, l’areola intorno grossa e rosa, non mi trattenni dal succhiarle il capezzolo sinistro, mentre con la mano tormentavo l’altro e le palpavo la tetta. Succhiai e mordicchiai, la sentii ansimare, ed i ...
    ... capezzoli si fecero ancora più turgidi. Mentre stavo facendo ciò l’altra mano che era ancora sotto alla gonna si spostò sul culo, trovò il filo del perizoma scese, lei ansimava ancora, mi aveva preso la testa fra le mani e me la teneva premuta sulla tetta. La mano scese, fino a raggiungere la sua calda figa. E lì ebbi una piacevolissima ed inaspettata sorpresa. Il perizoma era composto da tante piccole perle che le entravano tra le labbra della figa, che bagnata com’era le rendeva scivolose al tatto. Lei mi guardò e sorrise, ed io passando la mano davanti cominciai a giocare con le perle tra le sue labbra e sul clitoride. Lei ansimò, ma non mi fece continuare; cominciò a baciarmi sul collo, poi scese sul petto, arrivò ai miei capezzoli mordicchiandoli, mi fece impazzire… poi scese, mentre la sua mano aveva già sfilato la cintura e cominciato a sbottonarmi i pantaloni. La lingua scorreva sul mio ventre, la mia eccitazione era alle stelle, il cazzo stava esplodendo. Finalmente finì di sbottonare i pantaloni, li tirò giù fino alle caviglie insieme ai boxer e così si ritrovò la verga dritta che le puntava il mento. Non ci pensò molto, con un unico gesto lo prese in una mano e avvicinandosi se lo portò alle labbra. Leccò la cappella, emisi un gemito, mi guardò, mi sorrise, poi improvvisamente lo prese in bocca fino alle palle. Non mi aspettavo una mossa così feroce, lo tenne così, fino in gola, per qualche secondo, io non potei far altro che spingere ancora di più dentro di lei. ...
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