1. Un cazzuto amico di chat


    Data: 16/02/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: EroticiRacconti

    ... ormai infoiato come un toro, si alzò in piedi senza alcun preavviso, e il cazzo scivolò fuori dalla mia bocca. Mi ritrovai Gio’ in piedi davanti a me, e il suo enorme cazzo ancora una volta davanti al viso che oscillava invitante. Lo afferrò e me lo sbatté più volte sul viso schiaffeggiandomi, mi afferrò la testa avvicinandola al suo cazzo e mi ordinò di aprire la bocca. Mi infilò il cazzo fra le labbra senza tanti complimenti e, continuando a tenermi la testa con una mano, iniziò a scoparmi la bocca. Il cazzo scorreva veloce fra le mie labbra arrivandomi quasi in gola, mentre io afferrai il bacino di Gio’ per cercare di frenarne l’impeto. Per tutta risposta lui mi prese la testa con entrambe le mani e accelerò fottendomi la bocca infoiato all’inverosimile. Rivoli di saliva mi colavano dalla bocca e lungo il suo cazzo, bagnandomi il mento e il petto. Sfilò il cazzo dalla mia bocca, fradicio e lucido di saliva, mentre io rimasi ansimante con la bocca spalancata a guardarlo. Guardò compiaciuto l’abbondante saliva che bagnava il suo grosso uccello per poi infilarmelo ancora con foga fra le labbra, ricominciando a scoparmi la bocca.
    
    Lo sfilò e rinfilò nella mia bocca più volte, ogni volta con abbondante saliva che colava ovunque, e ogni volta riprendeva a fottermi la bocca con la stessa voglia e la stessa foga. Finché non mi prese per un braccio facendomi alzare e mi spinse sul letto facendomi mettere a pecora: in questo modo potevo finalmente offrirgli ciò che ormai ...
    ... smaniava possedere, ovvero il mio culo. Gio’ si mise in ginocchio dietro di me, ed iniziò a strofinare il grosso cazzo grondante saliva fra le mie natiche contro il buchetto fremente di voglia, bagnandolo abbondantemente.
    
    “Adesso te lo sfondo questo bel culetto” sussurrò con voce carica di eccitazione.
    
    Puntò la grossa cappella sul mio buchetto ed iniziò a spingere: il lavoro preparatorio con il dildo era stato opportuno, perché mentre la punta del suo cazzo iniziava a farsi strada io sentii il culo aprirsi e tendersi all’inverosimile.
    
    “Piano Gio’… fai piano… è… enorme…” lo supplicai.
    
    Nonostante fosse infoiato in modo incredibile continuò a spingere lentamente, senza lasciarsi andare alla tentazione di iniziare a spingere come un toro. Il suo cazzo sembrava non finire mai, ed io sentivo il culo che faceva fatica ad accogliere quell’enorme uccello, strappandomi gemiti di piacere, ma anche togliendomi il fiato per quanto mi stava allargando.
    
    “Bravo… così… prendilo… sta entrando tutto… ecco un culo come dico io…” ansimava lui finalmente alle prese con un culo capace di avere il coraggio per provare ad accogliere il suo colossale cazzo.
    
    “Oh sì Gio’… bravo, così…. Lentamente… vedrai che entra…” gli sussurravo per guidarlo e per spingerlo a proseguire con la dovuta delicatezza, necessaria ad evitare che cedesse e iniziasse a spingere come un forsennato, rovinando tutto.
    
    Lentamente, centimetro dopo centimetro, con una grande ed inaspettata pazienza, Gio’ mi piantò nel ...
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