1. Un cazzuto amico di chat


    Data: 16/02/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: EroticiRacconti

    ... Passata la mezz’ora, mi infilai una semplice tuta ed andai da lui: bussai quasi timidamente alla stanza 321. Dopo pochi secondi mi aprì la porta accogliendomi con un sorriso. Era in accappatoio, e mi invitò ad entrare. Nemmeno mi sedetti, un po’ timoroso e titubante su cosa fare. Una cosa era cenare e fare due chiacchiere piacevoli, una cosa era affrontare la bestia che aveva tra le gambe.
    
    Ci pensò lui a togliermi dall’imbarazzo, prendendo un pacchettino dalla sua valigia e lanciandomelo.
    
    “Dai, metti queste” disse con voce che tradiva una voglia irrefrenabile.
    
    Andai in bagno e aprii il pacchettino. Conteneva un paio di calze autoreggenti velate nere, con la parte superiore in cui abbondava il pizzo. Le infilai guardandomi allo specchio, ed in effetti vedendo il mio culo incorniciato da quelle calze mi sentii davvero una troia pronta a fare qualunque cosa per soddisfare il suo maschio.
    
    Uscii dal bagno mostrandomi nudo a lui con solo le calze indosso: Gio’ era nudo sul letto che lentamente si masturbava, ed evidentemente già pregustava la mia apparizione, visto che il suo cazzo era già quasi in piena erezione. Svettava, grosso, largo, venoso, di dimensioni davvero fuori della norma. Il solo pensare di prendere quell’enorme tronco di carne nel culo mi faceva rabbrividire, ma di piacere.
    
    Gio’ si spostò mettendosi a sedere sul bordo del letto, con le gambe aperte. Con una mano teneva dritto il suo enorme uccello, muovendolo lentamente come per invogliarmi. Io lo ...
    ... guardavo come ipnotizzato quel grosso arnese ondeggiare, fremendo dalla voglia ma paralizzato al tempo stesso.
    
    “Dai, vieni… assaggialo… non morde mica sai?” sussurrò Gio’ che evidentemente stava anche lui morendo dalla voglia di capire quanto sarei potuto essere la troia che voleva.
    
    Mi ritrovai inginocchiato fra le sue gambe, col suo cazzo che continuava ad ondeggiare invitante a pochi centimetri dal mio viso, emanando un eccitante profumo di maschio eccitato. Tirai fuori la lingua ed iniziai a leccarlo partendo dallo scroto e risalii lentamente su lungo il tronco che sembrava non finire mai, fino ad arrivare alla grossa cappella, che slinguai tutto intorno. Indugiai sulla punta e, guardando Gio’ dritto negli occhi, dischiusi le labbra accogliendo il glande nella mia bocca affamata.
    
    Iniziai a succhiare lentamente, e mentre le mie labbra scorrevano lungo quel grosso tronco, lui lasciò il cazzo che io prontamente afferrai con entrambe le mani. Le mani scorrevano all’unisono con la bocca, avvolgendo quello splendido esemplare di cazzo. Lo spompinavo con foga, e ogni tanto interrompevo i movimenti frenetici per cercare di prenderne in bocca il più possibile, ma senza mai riuscire ad andare oltre la metà. Sentivo il cazzo durissimo fra le mie dita e fra le mie labbra, scorrermi sulla lingua fino all’inizio della gola, riempiendomi la bocca di carne bollente.
    
    Il mio pompino appassionato non fece altro che portare l’eccitazione di Gio’ al livello di guardia, tanto che, ...
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