1. Un cazzuto amico di chat


    Data: 16/02/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: EroticiRacconti

    ... equino che ormai aveva reso il mio culo un’autostrada, impalandomi con foga. Ma a Gio’ piaceva controllare tutto, e iniziò a spingere in alto col bacino, dapprima per venirmi incontro quando mi abbassavo e penetrarmi con più profondità e decisione, per poi aumentare ancora una volta il ritmo.
    
    Mi ritrovai fermo col bacino sollevato, mentre lui spingeva verso l’alto dando colpi potenti con sempre maggior velocità. Vedevo nello specchio il suo cazzo scoparmi con una velocità incredibile, che non credevo possibile quando all’inizio della serata avevo finalmente messo le mani e la bocca su quell’enorme arnese. E invece lo vedevo nello specchio e soprattutto lo prendevo nel culo con una naturalezza che evidentemente aveva reso reali i sogni del porco che continuava senza sosta a incularmi con foga e veemenza.
    
    “Sì, sei proprio una grandissima troia!” disse piantandomelo a fondo nel culo.
    
    Senza togliermelo dal culo mi sollevò e mi spinse contro il tavolo, e mi ritrovai in piedi con le mani appoggiate al tavolo e lui dietro di me, sempre ben piantato nel mio culo. Mi fece sollevare una gamba ...
    ... facendomi poggiare il piede sulla sedia, e poi ricominciò a incularmi come un toro infoiato. Mi teneva stretto per i fianchi mentre affondava con forza nel mio culo, ed io dovetti ancora una volta fronteggiare la veemenza delle sue spinte. Mi inculò per un minuto buono ad una velocità pazzesca, raggiungendo un secondo orgasmo che si preannunciava abbondante come il primo. Sfilò il cazzo e mi diede una sonora sculacciata.
    
    “Inginocchiati troia” mi ordinò. In un attimo fui in ginocchio davanti a lui che si stringeva forte il cazzo pronto ad esplodere: un attimo dopo prese a menarselo furiosamente iniziando a schizzare come una fontana.
    
    “Sborroooooooooo!” rantolò mentre il primo schizzo mi colpì il viso, seguito da altri bollenti e densi. Continuando a ripetere quanto fossi troia svuotò ancora una volta i coglioni sul mio viso, le mie labbra e la mia bocca, per poi lasciandosi andare all’indietro sedendosi sfinito sul letto.
    
    Mi guardò sorridendo mentre il suo sperma ancora mi colava sulle guance e mi disse: “Finalmente ho trovato la mia troia… credo che dovrò venire più spesso da queste parti…” 
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