1. Un cazzuto amico di chat


    Data: 16/02/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: AlexBsxPass, Fonte: EroticiRacconti

    Avevo conosciuto Gio’ un pigro mattino d’estate gironzolando per una chat in cerca di un po’ di chiacchiere e di svago piccante. Era in una stanza dal nome “Cazzi grossi” che era tutto un programma… Entrai anche se la stanza era desolatamente vuota, con solo lui in evidente attesa di qualcosa e qualcuno di interessante. Mi salutò ed iniziammo a chattare, e con mio piacere constatai che non disegnava i culetti maschili, anche se li preferiva con contorno di lingerie. Gli chiesi come mai fosse solo, ottenendo come risposta un laconico ma significativo “ce l’ho troppo grosso”. Me lo mostrò per qualche minuto in cam, e capii cosa intendeva: era un arnese che, seppure non in piena erezione, appariva davvero enorme, di sicuro oltre i 20 centimetri come mi disse lui con orgoglio ma anche quasi con sconsolata rassegnazione, e soprattutto con una circonferenza esagerata. E’ per questo che, nonostante trovasse in continuazione ammiratori per il suo splendido arnese, non riusciva però a trovare culetti abbastanza coraggiosi da provarlo fino in fondo.
    
    La cosa non mi meravigliava più di tanto, viste le generose dimensioni del suo uccello, ma allo stesso tempo mi intrigava e mi stimolava le fantasie più perverse. Che tali sembravano dover rimanere, vista la distanza che ci separava… Ci ritrovammo quindi più volte a chattare, con lui che mi raccontava i continui fallimenti che otteneva nel trovare qualcuno che prendesse il suo enorme arnese nel culo.
    
    Il tutto con l’aggravante della ...
    ... sua voglia di scatenarsi in una inculata selvaggia, a cui la sua irrefrenabile voglia di scopare un culo irrimediabilmente lo portava, con l’ovvia conseguenza di far fuggire chiunque provasse a prenderlo. Lo convinsi a provare con più calma, ad iniziare piano per poi provare ad aumentare il ritmo una volta che la troia di turno avesse preso dimestichezza col suo arnese, ma il risultato non cambiava. Tutti i pochi coraggiosi arrivavano a prendere la cappella e poi desistevano. Ed io mi ritrovavo a fantasticare se al loro posto sarei mai stato capace di accoglierlo tutto. La risposta nelle mie fantasie era ovviamente sì, ed immaginavo Gio’ soddisfatto ad incularmi con tutta la foga di cui poteva essere capace. Ma tanto erano solo fantasie.
    
    Finché un giorno accadde l’inaspettato: Gio’ sarebbe dovuto venire per lavoro a meno di 50km da me, e mi propose di raggiungerlo, almeno per far due chiacchiere e finalmente conoscerci. Pur se titubante, accettai, prenotando una stanza nel suo stesso hotel. Ci incontrammo per cena, e chiacchierammo amabilmente, anche se traspariva in modo tangibile la voglia di entrambi di cercare di capire se potevo essere davvero io la troia che lui stava così inutilmente cercando. “Stanza 321, fra mezz’ora…” mi disse lui con un sorriso malizioso una volta pagato il conto.
    
    Salii in camera, mi feci una doccia veloce, ed usai il mio fido dildo per preparare il culetto, allargandolo e facendolo rilassare: la sfida che mi attendeva era davvero impegnativa. ...
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