1. Erotico di classe, cap 2 (Gli amici di mio marito)


    Data: 12/02/2024, Categorie: Tradimenti Autore: elextogether, Fonte: EroticiRacconti

    ... fica per svuotarsi le palle senza ritegno.
    
    Ero rimasta accaldata, con le gambe aperte, mentre i ragazzi contemplavano la mia passera nuovamente annaffiata.
    
    Paradossalmente, mi sembrò il momento più imbarazzante della serata: rimanevo esposta in tutta la mia intimità, mentre mostravo di attendere che qualcuno ricominciasse a scoparmi, per farmi venire.
    
    Si era creata l’anomala situazione nella quale ero più bramosa dei miei aguzzini. Dopo quelle stantuffate, non potevo rimanere con l’orgasmo sospeso.
    
    Era una tortura.
    
    Lucio sembrò percepire la mia condizione e, quasi sfidandomi, mi affondò due dita nella fica: “ancora non hai goduto? vediamo quanto ci metti!”.
    
    Cominciò a masturbarmi con le dita, forte e fino infondo. Poi aggiunse un terzo dito. Spingeva velocissimo, dentro e fuori. Sentivo che il suo movimento faceva schizzare la sborra degli amici, dall’interno della fica sulle mie gambe.
    
    Dopo qualche istante ebbi un orgasmo intensissimo fino a dover restringere le gambe.
    
    Qualche risolino dimostrò che il mio godimento aveva appagato tutti i presenti.
    
    “Ora però riapri queste gambe” disse Carlo. Proprio mio marito.
    
    Ero in stato confusionale. Non capivo più nulla.
    
    Le divaricai mentre provavo a riacquisire lucidità.
    
    Sentii qualcuno che mi toccava il clitoride, ma era troppo sensibile così lo ritrassi.
    
    Altre risa:
    
    “Ok, se non vuoi che ti tocchiamo il clito riapri almeno le gambe”
    
    Lo feci. Sentivo che tutti erano ancora concentrati sulla ...
    ... mia fica aperta. Volevo del tempo per riprendermi a occhi chiusi. Per il resto li avrei lasciati fare con lo stesso distacco che si usa dal ginecologo …
    
    Ed infatti, assai similmente, sentii penetrarmi, dilatarmi, ispezionarmi …
    
    Questo fino a quando quattro dita, mi aprirono tutte le labbra.
    
    Provai a richiudere le gambe, ma questa volta varie mani mi tenevano le cosce aperte, tra cui quelle di Carlo.
    
    Sentivo dolore ma anche piacere. Ero quasi sollevata che qualcuno mi aiutasse a tenere aperte le gambe senza consentirmi di chiuderle.
    
    Quindi pian piano le rilassai: alzai la testa e cominciai a guardarmi fra le cosce come si fa durante un parto.
    
    Armando spingeva su e giù la sua mano cercando di farla entrare tutta: ora mi sembrava di essere scopata da un enorme cazzo.
    
    Più mi eccitavo, più sentivo che, seppur a fatica, la mia fica accoglieva qualche millimetro in più della mano di Armando …
    
    Poco dopo, un grande orgasmo, dilatò ancora più le mie pareti, e Armando infilò anche un quinto dito.
    
    Mi stavo facendo slabbrare come una vacca dai miei amici, davanti a mio marito. E in più, godevo. Meglio del Risiko!
    
    Stavo mostrando a tutti, non solo la fica, ma il collo dell’utero fino alle ovaie.
    
    Volevano vedermi tutta, dentro.
    
    Ero già venuta due volte, in maniera fortissima: adesso cominciavo ad essere stanca e appagata.
    
    Ma l’esperienza non sembrava volgere al termine.
    
    “Eleonora, Carlo deve ancora venire!”
    
    Il gruppo mi accompagnò sul tavolo della ...
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