1. Erotico di classe, cap 2 (Gli amici di mio marito)


    Data: 12/02/2024, Categorie: Tradimenti Autore: elextogether, Fonte: EroticiRacconti

    ... cosa intendeva?
    
    Rimasi stupefatta dell’approccio così diretto di Armando. Erano appena entrati!
    
    Guardai mio marito che mi sorrideva con complicità.
    
    Era uno scherzo?
    
    E’ vero, l’avevamo fantasticata una situazione simile! Così come quella con mia cugina Rachele. Ma non ricordavo quattro uomini, ne’ tanto meno che fossero i nostri amici.
    
    Una cosa era la sfumata esperienza con Rachele, tutt’altra quella che si stava prospettando.
    
    Carlo voleva che scopassi con Lucio, davanti a tutti?
    
    Nei mesi di silenzio, evidentemente, mio marito si era convinto che non ci fosse differenza tra le diverse fantasie: fatta la prima, tutte potevano divenire realtà.
    
    Forse stavo andando oltre con l’immaginazione: si sarebbe tutto risolto con una goliardata fra vecchi amici.
    
    Provai ad allentare l’atmosfera con una specie di battuta:
    
    “E Carlo cosa mi chiede, Armando?”
    
    Rispose ancora Armando, immediato:
    
    “Lo sai! Che gli fai vedere come scopi davanti a lui”
    
    No. Le intenzioni non erano goliardiche. Sentii un brivido lungo schiena. Provavo a tenere un sorriso di circostanza.
    
    I quattro erano venuti con un chiara strategia: buttare avanti l’ariete Armando che così avrebbe sparigliato le carte, senza che una chiacchierata o un amaro al tavolo, instaurassero una situazione di ordinarietà, molto più difficile da interrompere: specie se io, nel mentre, me ne fossi andata in camera da letto, come sempre facevo.
    
    E infatti, come un rapace che sa di non dover lasciar ...
    ... tempo alle preda, anche solo per riordinare le idee, Armando incalzò:
    
    “Prima di cominciare devi garantirci di non fare la schizzinosa o interrompere l’atmosfera!”
    
    Adesso il prosieguo della serata mi veniva posto a condizione, come se fossi io ad avere interesse per il suo continuo.
    
    Era perverso da ammettere ma, arrivati a quel punto, non capivo più se ero chiamata ad assecondare un desiderio Carlo oppure uno mio.
    
    Guardai per un attimo mio marito, senza parlare ancora.
    
    Armando proseguì, probabilmente più eccitato da quella situazione di premessa che da ciò che sarebbe accaduto dopo.
    
    Per mettermi ancor più in difficoltà, Armando divenne esplicito come non mai:
    
    “Quindi se ti vorremo inculare, schizzare in bocca o venire nella fica, non cominciare ad interromperci!”
    
    Parlava al plurale. Tutti? Non solo Lucio!
    
    Feci una faccia scandalizzata a bocca aperte, mista ad un sorriso.
    
    Ero viola. Imbarazzatissima ma divertita per quanto fosse assurda la cosa.
    
    Armando si permetteva quel linguaggio perché fra noi, tutti, c’era davvero tanta confidenza ma mai utilizzata in quella maniera.
    
    Era quindi il momento del non ritorno: l’ultima possibilità che avevo per svincolarmi, mostrando di non prendere neppure in considerazione quanto mi era stato detto, per ridurre tutto ad una semplice boutade.
    
    Ma il calore nel basso ventre cominciava a farsi sentire.
    
    Le verità è che mi eccitava incredibilmente mostrarmi disponibile a qualsiasi cosa, difronte a mio ...
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