1. Erotico di classe, cap 2 (Gli amici di mio marito)


    Data: 12/02/2024, Categorie: Tradimenti Autore: elextogether, Fonte: EroticiRacconti

    ... era più dolce e densa. Quella di Armando più liquida e acre.
    
    Ora era davvero finita.
    
    Luca e Lucio mi vollero congedare con un ultima, e lunghissima, palpata alle tette, totalmente indifferenti alla circostanza che fossero sporche di qualsiasi tipo di liquido.
    
    Guardavo i quattro cazzi intorno a me, allentare la tensione.
    
    Li toccai, uno ad uno, scappellandoli leggermente con un sorriso: volli chiarire che avevo concesso non più di quanto presomi. I loro quattro cazzi.
    
    Forse, in ginocchio e completamente sborrata, avrei pure ricominciato a succhiarne qualcuno. Ne avevo quasi voglia.
    
    Ma ero venuta quattro volte, riempita ovunque.
    
    Poteva davvero bastare.
    
    Dovevo convenire che erano standard di appagamento davvero notevoli, sia per numero di volte che per intensità: livelli difficilmente raggiungibili da una coppia quarantenne, in solitaria autonomia.
    
    Non ero mai venuta quattro volte con Carlo, in così poco tempo: neppure ai tempi d’oro. Mentre mi avviavo al bagno, per farmi la doccia, pensavo a tutto questo.
    
    Mi ero spinta ogni oltre fantasia: avevo concesso ai miei amici, molte cose per le quali ero resistente a mio marito stesso.
    
    Dopo la doccia ...
    ... indossai nuovamente il pigiama, quel pigiama, e non nego che fu strano salutare i ragazzi, come se non fosse successo nulla.
    
    Mi ritrovai ad accompagnarli alla porta, come tante altre volte e come se mai, solo un quarto d’ora prima, stessi con le gambe aperte davanti a loro per farmi scopare in ogni modo, spompinando i loro cazzi e godendo come una vacca.
    
    Se ne andavano, conoscendomi meglio del mio ginecologo. Molto meglio.
    
    Chissà come li avrei guardati da quel giorno. Meglio non pensarci.
    
    Raggiunsi finalmente il letto, pensando che il giorno dopo ricominciava la scuola di Francesco e il calcio di Luca: le mie mani sarebbero passate dai cazzi dei nostri amici, alle cartelle dei ragazzi; le mie labbra, dalle cappelle bagnate a baci sulla fronte.
    
    Dopo quasi un’ora sentii Carlo tornare in camera.
    
    Non immaginavo avesse ancore forze. Non appena nel letto mi sfilò i pantaloni e le mutandine. Probabilmente, ripensando alla serata, era già in erezione per la terza volta.
    
    Avevo la fica che mi bruciava, ma adesso la priorità non era più lei, un altro organo: il cuore e la volontà di sentirmi ancora unita a mio marito.
    
    Quindi mi concessi con dolcezza, da moglie innamorata. 
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