La coscienza di se 1 - Racconti Erotici

La coscienza di se 1

... sesso; se pensava ad una relazione duratura, non sarebbero mancate occasioni per dargli tutto quanto fosse possibile, a cominciare da certe verginità di cui neppure si rendeva conto, per il momento.

Non ebbe difficoltà, Nello, a raccontarle le meditazioni che aveva già elaborato; non sarebbe stato così folle da rinunciare ad una collaboratrice capace di strappare i successi che lei aveva conseguito; meno ancora avrebbe rinunciato al trasporto per una donna della sua immensa qualità; si sarebbero organizzati per incontrarsi in qualche modo e darsi passione e sesso, senza interferire coi matrimoni; nessuno dei due accettava di rompere il proprio; prendersi le verginità sarebbe stata una gioia lunga.

La loro notte di sesso si protrasse fin quasi all’alba; solo per esigenze ‘di convegno’ ad una certa ora decisero di mettere fino al piacere e lui si ritirò nella sua camera; lei dormì fino alle otto del mattino della domenica che si consumò tra i saluti e le varie promesse di continuare a tenersi in contatto; specie quelli che venivano da sedi lontane, partirono; loro avevano un’ora o poco più di macchina; Nello non voleva rinunciare a passare ancora una notte con quella donna; decisero di partire lunedì mattina.

Non ebbe bisogno di avvertire suo marito, che neppure si era curato di chiederle conto dell’invito; ormai era tanto pieno di rancore contro la donna che gli strappava il ruolo alfa che poteva anche ignorarla; chiamò suo figlio, ...

... che era arrivato a casa due giorni prima e sarebbe ripartito nel pomeriggio per la città universitaria; gli spiegò gli aspetti lavorativi del convegno; lui assentì e si limitò a suggerirle di godersi la vacanza in tutti i suoi aspetti; per una sensibilità particolare tra loro, aveva intuito, condivideva.

Andarono a pranzo; nel pomeriggio, si rilassarono un poco ciascuno nella sua camera; uscirono per un giro in città e fecero un po’ di stupido shopping divertendosi a guardare vetrine; in una gioielleria, lui comprò un pendente con diamante.

“Il vecchio aveva ragione; quel vestito senza questa catenina risulta povero … “

“Pensi di comprarmi coi regali?”

“Non dire eresie; abbiamo detto ‘niente amore’ e sia; ma attestarti la mia ammirazione per la grande collaboratrice e, ancor più, quella per la donna meravigliosa che sai essere a letto non è affatto pagare; è rendere omaggio all’intelligenza, prima che alla bellezza; tu hai tutte e due al massimo della potenzialità.”

Cenarono ad un tavolo d’angolo, comportandosi come fidanzatini innamorati che si trovano tête-à-tête per la prima volta; l’idea di passare insieme un’altra notte e la voglia di farlo condirono benissimo la cena; si ritirarono nella camera di lei e fino all’alba non ebbero modo di prendere sonno; partirono il lunedì e a mezza mattina erano sul posto di lavoro; Rosalba divenne in breve l’amante del capo; lui aveva un appartamentino in città e fu il loro nido d’amore.