Hayashi
Data: 01/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Akai, Fonte: RaccontiMilu
... sembrano soltanto l’unione di due persone: chi usa e chi viene usato’ ed io non voglio ricadere in nessuna delle due categorie.’ Sembrava così triste mentre lo diceva, stava anche fissando un punto lontano per non correre il rischio di incrociare lo sguardo, era così fiero e gentile, gli poggiò una mano sul petto e poi anche la testa, lui sospirò e poi le accarezzò delicato i capelli. Il ritmo del cuore rallentava pian piano. Era caldo ed il suo buon profumo era accogliente, pensava di averlo perso ed invece’ Sollevandosi leggermente lo guardò negli occhi, sempre dolci e profondi, come piacevano a lei. Gli poggiò una mano sul viso, la guardava rapito, gli si avvicinò con le labbra, le dischiuse e lo baciò con amore. Le accarezzava la schiena, si sentiva bene premuta contro di lui, si staccò per guardarlo in viso. Così bello, così giovane, gli sorrise, le sorrise ‘Non voglio usarti e non voglio che mi usi.’ gli sussurrò appena, le accarezzò il viso ed il leggero solletico la fece sorridere di nuovo ‘Neanche io.’ le disse serio e sincero. Gli aprì la camicia mentre lo guardava fisso negli occhi, la sua espressione non cambiava, anzi, la aiutò a sfilarsela una volta che i bottoni furono tutti aperti. Gli toccava il petto nudo e villoso, giovane e muscoloso, le piaceva quella sensazione ed a giudicare dal gonfiore al cavallo piaceva anche a lui. Gli aprì i pantaloni e delicata alzò l’elastico dei boxer per far uscire il pene ormai quasi eretto. Era inginocchiata tra le sue ...
... gambe e quello era il posto più bello al mondo, prese l’asta e dolcemente tirò indietro il prepuzio. La guardava estasiato e voglioso ma le lasciava condurre le danze. Con dei piccoli baci a partire dalla base iniziò a portarlo alla sua massima durezza, lo sentiva crescere nel suo pugno sia in dimensione che in consistenza fino a quando non rimase in piedi da solo. Un magnifico pezzo di carne gonfio di desiderio’ per lei. Ne assaporò la punta ed il gusto maschio la inebriò, ne voleva di più e facendo salire e scendere il viso, affondava ripetutamente il cazzo in bocca. Marco le aveva raccolto i capelli dalla faccia e tenendoli da parte la accompagnava nei movimenti mentre la guardava all’opera. Con una mano prese a massaggiargli i testicoli e lui lasciò uscire un mugolio di approvazione, lo leccava e lo succhiava con cura, voleva fargli sentire tutta la morbidezza e la forza della sua lingua e seppe di essere arrivata al punto che voleva quando reclinò la testa all’indietro facendo uscire un altro suono gutturale. Era bellissimo quando godeva. La prese dalla nuca ‘Vieni qui.’ e tirandola a sé con forza e delicatezza al tempo stesso la baciò ardentemente, amava quella passionalità ed il sentirsi desiderata quanto lei desiderava lui. Dopo alcuni tentativi per trovare la chiusura del vestito finalmente le abbassò la chiusura lampo e lei poté sfilarsi quella stoffa fiorata che sentiva come un peso. A cavalcioni su di lui si sentì prendere le tette e poi una miriade di baci le si ...