Hayashi
Data: 01/02/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Akai, Fonte: RaccontiMilu
... probabilmente si sarebbe sentita in imbarazzo a stare nuda oltre il necessario, ma con lui sembrava tutto così naturale. Lo accarezzava mentre le girava attorno e scendeva sempre di più con le mani. Si sentiva estremamente rilassata, sentiva come se i muscoli avessero perso tutta la loro forza, ma non era affatto stanca. Le sorrideva dolcemente. Prese un asciugamani asciutto e ci si avvolse i capelli bagnati e poi se lo fissò come un turbante sopra la testa ‘Come sto?’ gli chiese con aria buffa ‘Sei sempre bellissima’ le rispose prima di baciarla ‘Adulatore” ed allungò una mano per spingerlo via ma si fermò per prolungare il contatto con il petto ‘Sei ancora tutto bagnato!’ e gli prese di mano l’asciugamani che aveva usato per asciugarla e ricambiò il favore. Più lo guardava da vicino, con la calma che è impossibile durante il sesso e più lo trovava bello. Prese per lei l’accappatoio che era vicino la doccia e l’aiutò ad indossarlo, abbracciandola da dietro le legò anche la cinta in vita ‘Mi spiace, non ho un altro accappatoio” ‘Non importa, faccio così” e si avvolse l’asciugamani intorno alla vita come fosse un pareo ‘Sei bellissimo’ e lo baciò. Mano nella mano arrivarono in cucina ‘Ho dei petti di pollo. Che ne dici se li cuocio veloci in padella e ci metto un’insalata ad accompagnarli?’ ‘Qualunque cosa va benissimo per me. Come ti posso aiutare?’ In quel momento le sembrò la frase più sexy che le avessero mai detto, lo baciò ‘Perché, tu cucini?’ ...
... ‘Certo, vivo da solo, ho imparato’ almeno le basi” le rispose tra l’orgoglioso ed il timoroso. Gli sorrise ‘Per questa volta faccio da sola, tu puoi aprire una bottiglia di vino. Le tengo lì’ Mentre Marco sceglieva tra le varie bottiglie disponibili lei prese a cucinare la carne. Lo guardava di tanto in tanto di sfuggita per non farsi scoprire e le piaceva come si muoveva con disinvoltura in cucina, senza chiederle nulla trovò al secondo tentativo il cavatappi ed i bicchieri direttamente al primo, sembrava conoscerla così bene da sapere già qual era il suo concetto di ordine. Le portò il suo bicchiere ai fornelli ed anche senza brindare si augurarono con lo sguardo tutto il bene possibile. La abbracciava da dietro mentre lei controllava la rosolatura, averlo così vicino le metteva in pausa tutti i pensieri e semplicemente si godeva il momento. Un forte sfrigolio la riportò alla realtà ‘Che fai?’ gli chiese ma solo dopo si accorse che aveva ancora la bottiglia di vino in mano e che probabilmente ne aveva versato un po’ in padella ‘Così è più buono” ed allungandosi, ma senza lasciare l’abbraccio, arrivò al piccolo vasetto con gli odori, prese del rosmarino e lo aggiunse alla carne. Gli toccò le braccia nude come se avesse voluto abbracciarlo anche lei ‘Allora sai cucinare davvero” gli disse canzonandolo, non le rispose, la baciò sul collo e la strinse con più forza. Sembrò ad entrambi la migliore cena della loro vita, decisamente meglio di qualsiasi ristorante.