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008 o . b . l . i . v . i . o . n .
Data: 28/01/2024, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69
... in bocca, di ventre in ventre e solo quando il nostro affanno si fece più tranquillo, io chino su di lui proruppi sugli sfinteri e gli spermi ricaddero ancora vivi sulla sua minchia stremata. Allora mi sdraiai di fianco a lui nella chiglia, e insieme ammirammo il turchino del cielo chiuso nell’ogiva della nostra barca. Mi voltai vero di lui. Esaminai con cura il ramato della barba, il rubino delle labbra ed il perlato dei denti. Sfiorai i pori del suo collo fino a disegnare la linea del pomo. I miei fantasmi non avrebbero mai più minato il mio grande amore. Egli dischiuse le ciglia, si voltò, mi sorrise e mi propose di scendere dalla chiglia per una bella nuotata. Varcammo il bordo dell’alcova, facemmo qualche passo sulla rena ed entrammo in acqua. Ma egli volle stringermi e baciarmi ancora. Io mi voltai e mi lasciai abbracciare nelle solitudini lacustri. Nulla era cambiato. Restando abbracciato a lui, vidi sulla cima dei larici un nembo gravido di pioggia avanzare con fronte compatto e fagocitare a mano a mano ...
... il turchino del cielo. Il bosco prese ad ansimare e guardando lo stormire agitato delle chiome, ecco che distinsi la figura sinistra di padre Oblin che spariva dietro un cespuglio fitto di more ai piedi del ciglione. C’aveva visti. Aveva visto tutto. Aveva scoperto l’immoralità di un amore di un allievo per il suo tutore. Si udirono i tuoni ed il nembo fu sopra di noi. Uscimmo veloci dall’acqua. Ci asciugammo e ci vestimmo e di corsa raggiungemmo la scala per risalire il ciglione ed addentrarci nel parco fin verso l’istituto. Quando fummo a pochi passi dalla grande porta gotica del nostro istituto, l’acqua dal cielo prese a venir giù con le pesanti gocciole presaghe. Ma ai piedi della porta, ci attendeva il direttore, e al suo fianco a braccia conserte, Oblin ci guardava con quegli iridi sempre aperti sul vuoto ma carichi di compiaciuta viltà. Il direttore convocò subito padre Goran nel covo sinistro del suo ufficio. E per me, mai più fu come prima. HUNGARIAN RHAPSODY Autobiografia di un libertino.