1. La Caduta. Atto Secondo. Dei dubbi di Proximo Lario e di Aristarda Nera.


    Data: 22/01/2024, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... lui, perennemente alla ricerca, perennemente intenta a eccitare, sollecitare, esortare e aumentare il loro godimento. La regnante affondò la mano destra tra le cosce di Vera, masturbandola con un’abilità che lasciava presagire una certa esperienza. L’altra mano di Aristarda si posò sul gluteo di Proximo e lui sentì le dita lambirgli lo sfintere. Fu solo un istante e la mano si riposizionò, afferrandogli il pene e manipolandolo.-Spero tu sappia conservare le munizioni del tuo fucile.-, sussurrò Aristarda con un ghigno lascivo. Proximo si accorse che non era esattamente facile dare risposta: l’attenzione e la voglia di quelle due donne avrebbero davvero potuto farlo esplodere in quel momento, come un giovincello alla sua prima esperienza.-Farò del mio meglio, ma con simili bellezze…-, sussurrò lui baciando l’Imperatrix. Lei rispose al bacio, una mano ora immersa tra le cosce della regnante e l’altra a sollecitare i capezzoli di Vera. La bionda gemeva piano, baciava entrambi e veniva da ambo carezzata. La mano di Aristarda si muoveva frenetica tra le cosce di Vera sollecitando i punti più sensibili in un crescendo estatico.-Vengo…-, mormorò la guardia con un gemito.-Non subito, tesoro. Il nostro uomo qui pare decisamente eccitato. Forse dovremmo fare qualcosa.-, sussurrò Aristarda Nera con un ghigno lascivo mentre baciava la giovane.-Sì…-, mormorò Vera. Indietreggiò sino al letto e vi si stese con Aristarda. Le due presero a leccarsi, l’una con la testa su sesso dell’altra. ...
    ... Proximo si sentì eccitato ed escluso.Infine, gettò all’aria le cautele e si avvicinò al talamo.-C’è posto per un altro?-, chiese con un sorriso salace. Aristarda mormorò qualcosa. Vera annuì e si dispose sopra la sovrana. Intente a baciarsi e a mimare una copula le due donne spalancarono lascivamente le gambe. Un invito chiarissimo.Proximo si piazzò tra le cosce delle donne e prese a strofinare il membro sulle vulve, una tortura bellissima e terribile per tutti e tre.Poi, Aristarda fece cenno a Vera di spostarsi. Spalancò le gambe sfiorando appena il petalo frizzante di piacere tra di esse che già appariva schiuso e pronto.-Prendimi, Proximo. Fammi tua. Non venirmi dentro.-, disse.Il Legato non se lo fece ripetere: penetrò Aristarda con irruenza ma senza brutalità. Sentì Vera dietro di sé, i seni di lei che premevano sulla sua schiena.-Scopala, scopa questa puttana!-, esclamò Vera. Proximo affondava, si ritirava, rientrava, usciva di nuovo, baciando e assaporando quel corpo divino. Vera si chinò a leccare e baciare i sessi a contatto, leccando e assaporando gli umori della coppia.Gli occhi dell’Imperatrix si socchiusero, gemiti eruppero dalla sua bocca. Il corpo le si arcuò tendendosi. Godette il suo orgasmo con un gemito roco che divenne quasi un grido strozzato. Ricadde immobile un istante dopo.-Esci. Tocca a Vera, ora.-, disse Aristarda, continuando a toccarsi piano. Lario eseguì.Vera si era stesa poco distante, pronta a essere presa. L’altra donna si chinò sulla bionda ...
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