Mio ometto
Data: 21/01/2024,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu
... squirto portentoso, che lo colpì in faccia, si alzò, e mi sorrise sornione, e tornò a leccare, ma colpito dalla scossa dell’orgasmo, strinsi le gambe, quasi si soffocò, passato l’apice dell’orgasmo, le gambe divennero molle, e si liberò. Si stese vicino a me, mi baciò con la lingua, sapeva di mio squirto, lo spesso assaggiato, e non mi dispiaceva. Dopo l’orgasmo, mi venne in mente che è bravissimo a leccare la figa, gli chiesi a tradimento mentre giocava con le mie tette, :’Chi ti ha insegnato a leccare la figa?’ G. ‘Silvia’ M. ‘Silvia la segretaria di tuo padre?’ togliendo le tette dalle sue disponibilità G. ‘Si, proprio lei’ M. ‘Com’è cominciata la storia?’ G. ‘Per caso, ma non è importante’ e cercò di ritornare sui miei seni M. ‘Non faremo più nulla, se non mi racconti tutta la storia’ G. ‘Dai mamma, non vorrei che soffrissi’ M. ‘No, non lo farò’ Così mi raccontò tutta la storia a partire da quel giorno di marzo, solo alla fine, mi resi conto che nulla era successo per caso. Ero triste, perché finalmente il tradimento di mio marito era stato provato, sentivo un senso di orgoglio in me, perché potevo rivendicarmi di mio marito, tra l’altro con suo figlio. Tieh, cornuto, doppio, anzi triplo, doppio per ‘colpa’ mia, e uno per quella troia di Silvia. G. ‘Ehm.. mamma, ti devo dire un’altra cosa’ M. ‘dimmi, ormai nulla mi potrebbe far soffrire di più’ G. ‘Hai presente che il ragazzo della reception ha sbagliato camera? e quando sono tornato indietro per ...
... chiedere dell’altra camera?’ disse con prudenza M. ‘Si, cosa c’è, non sanno manco fare due cose semplici’ G. ‘Beh, in realtà avevo prenotato due camere matrimoniali, e anche il fatto che papà non fosse qua, è stato mio desiderio’ M. ‘Come?? Quindi hai orchestrato tutto questo? Allora anche l’imprevisto al lavoro di tuo padre è finto?, e dov’è ora?’ G. ‘hai sentito bene, Sì, sì, penso stia scopando con la Silvia’ M. ‘Brutto stronzo, adesso vedrai come mi vendico delle corne che mi ha messo in testa’ Guardai mio figlio con un’occhiata severa, come per rimproverarlo di tutto, ma gli sorrisi maliziosa, e ricambiò lo sguardo. M. ‘Da oggi in poi sono tutta tua, puoi farmi fare tutto quello che desideri’ dicendo questo, mi misi in mezzo alle sue gambe, presi suo cazzo molle in bocca, lo colpii qualche volta con la lingua, e lo sentii crescere vistosamente, tantè che non ci stava più nella bocca, lo feci uscire, e lo vidi in tutto suo splendore, mi ci montai sopra, e lo cavalcai, dopo 20 minuti, scesi, e mi misi davanti alla finestra inarcando la schiena, lui mi venne dietro, e mi penetrò, schiacciandomi contro la finestra, da fuori probabilmente si vedeva tutto, nonostante le luci soffuse. Ero appoggiata con le tette sul vetro, la freschezza della vetrata mi fece indurire i capezzoli, mentre con una mano mi titillavo il clito, gemevo:’Si, scopami, scopami tutta, voglio che tu mi vieni dentro, voglio sentire la tua sborra nella mia vagina’ G. ‘Si, sei mia da ...