Mio ometto
Data: 21/01/2024,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu
... lentamente, lo guardai, aveva gli occhi che guardava all’insù, con la faccia da ebete. Così aumentai la velocità della mano, e cominciai a baciarlo sulla cappella, vicino all’uretra, fremette, feci dei cerchi con la lingua umida, e all’improvviso lo presi in bocca, mettendoci più impegno possibile, mentre facevo su e giù la mano destra faceva altrettanto accompagnando il movimento della bocca, mentre l’altra mano tastavo le palle. Andai avanti così per quasi 20 minuti, Gianluca mi fermò, e disse:’Mamma, sto venendo’ M.’Vieni in bocca, fallo per me, fallo per la tua mamma che si fa perdonare per aver fatto eccitare il suo cucciolo’ detto ciò, aumentai il ritmo, poco dopo sentii il primo fiotto che mi colpì la parte alta della bocca, ne seguirono altri 5-6, mentre le sue gambe si irrigidirono, bevvi tutta, non ne pesi nemmeno una goccia. Finito l’orgasmo, mi prese per la testa, e mi baciò con passione, mi staccai e gli dissi:’ti è piaciuto’ G. ‘Si, molto, il più bello pompino che abbia mai ricevuto, quasi meglio di Sil..’ e si fermò di colpo M.’Sil? chi’ G.’una mia amica’ Ma ormai il tarlo della curiosità mi si è infilato nella testa, decisi che avrei indagato, ma non adesso, ho la figa che è un lago. Passai due dita tra le grandi labbra, e lo mostrai a mio figlio, dicendo:’Adesso mi devi far godere’ G. invece di parlare, prese a succhiarmi le dita, mi fece stendere sul letto, e si posiziona in mezzo alle mie gambe, mi sposta il filetto di perizoma, scoprendo ...
... la mia vulva, tutta depilata,carnosa, con due labbra che sembrano quelle di una bocca, e un clito che quando mi eccito, diventa di grandezza del pollice di un neonato. Mi baciò all’interno coscia destra, poi senza staccare la lingua, si avvicinò al buco dal quale era uscito anni fa, lasciò una striscia di saliva, con il vento dell’aria condizionata, mi sentii rabbrividire, finalmente diede il primo bacio quasi casto alla mia vagina, sopra al clito che era ancora coperto, come se stesse chiedendo il permesso. M. ‘muoviti o ti strozzo con le mie gambe’ G. ‘Sarebbe bello morire tra queste cosce, e vicino a una vagina di tale bellezza’ M. ‘Scemotto’ Mi passò un braccio iintorno alle cosce, le allargai più che potevo, con le dita spostò le grandi labbra, rivelando quelle piccole, erano già lucide e viscide, cominciò a leccarle con gusto come se fosse una lecca-lecca con la mano libera mi tastava una tetta strizzando il cappezzolo, cominciai ad eccitarmi ancora di più, così il clito si rivelò, lui lo nota, e lo prese in bocca, quasi restituendomi il favore che gli ho fatto prima, gli fece un piccolo pompino, quando si stancò di usare la lingua, mi infilò l’indice nella vagina, e con il pollice continuava a stuzzicare il clito, dentro, fuori, movimento sul clito, poi il dito divenne due dita, stavo godendo, lo avvertii, ricominciò a usare la lingua, raccogliendo il liquido che la mia vagina produceva a fiume, aumentò il ritmo delle dita dentro la figa, così gli venni in faccia, uno ...