Mio ometto
Data: 21/01/2024,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu
Ciao a tutti, mi chiamo Monica, ho 42 anni, sposata con un uomo di 45. Io sono casalinga, perciò ho molto tempo libero da dedicare a me stessa, quindi ho un corpo che dimostrerebbe soli 30-35 anni. Ho le labbra carnose valorizzate al meglio con i colori vivaci di rossetti che uso, naso alla francese, occhi verdi, che quando vogliono possono sedurre un uomo da soli. Capelli lunghi oltre la spalla. Ho una terza di seno, e le metto in evidenza con piacere, soprattutto quando sono al mare. Mio marito, che sia chiama Alessandro, non c’è mai, lavora per una azienda multinazionale, perciò deve girare le vari sedi presenti in Italia. E’ un bravo uomo, ma come molti, non riesce a tenere a bada il suo uccello, gira voce che avesse un’amante, ma non l’ho mai peccato con le mani nel sacco, o meglio con cazzo in figa dentro alla sua amante. Poi c’è mio ometto, Gianluca, ha 22 anni, lo ebbi che ero giovane, un incidente di percorso diciamo, ma grazie alla condizione economica della famiglia, riuscii a tirarlo su, per bene. E’ alto 180, longilineo, gambe muscolose poiché pratica calcio sin da piccolo. Io sono una donna vogliosa, mi piace divertirsi, però non ho mai tradito mio marito, qualche volta ho rischiato di farlo, ma mi sono tirato indietro in tempo. La storia cominciò un giorno di marzo, mentre ero in palestra, ma tutto questo lo venni a sapere più tardi, che mi fu raccontato dal mio figlio.
Ero all’allenamento di calcio, ma cominciò a piovere di rotto e c’era un gran ...
... vento, così allenatore decise di mandarci a casa, siccome non avevo un passaggio per casa, ma il campo era vicino al posto di lavoro di mio padre, così mi feci dare un passaggio da mio amico Alberto, scesi dall’auto, corsi dentro, salutai il portiere che mi disse, tuo padre dovrebbe essere in ufficio. Camminai verso il secondo piano, la gente aveva cominciato ad andarsene, tale che davanti all’ufficio di mio padre che di solito c’erano 5-6 tavoli, erano tutti vuoti, ma quando mi avvicinai alla porta, ma sentii dei rumori strani. Appoggiai le orecchie alla porta, che era socchiusa, una voce familiare stava dicendo: ‘toh troia, lo so che ti piace, tienilo tutto, ti sborro dentro, ti voglio mettere incinta di nuovo’ a questo punto non c’era nulla da immaginare, presi il telefono e cominciai a filmarsi attraverso il porta socchiusa che aprii un pò di più, senza farmi scoprire. Quando la prova video fu abbastanza lungo, decisi di entrare, ero arrabbiato ed eccitato allo stesso momento, primo perché mio padre tradiva mia mamma, nonostante fosse ancora molto gnocca, eccitato perché la donna messa a novanta sul tavolo era la sua segretaria Silvia, e la conosco, poiché da piccolo ero spesso in ufficio da papà quando non è in giro per Italia, crescendo era diventata la mia secondo desiderio sessuale, la prima è mia mamma. G:’Che cazzo state facendo?’ urlai entrando. A: ‘Cosa ci fai qua? ‘ disse indietreggiando, e cercando di rivestirsi, mentre Silvia faceva altrettanto, mi ...