1. Mio ometto


    Data: 21/01/2024, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre lui mi scopava duramente, gemevo, non curante dei passanti che mi guardavano e sorrideva maliziosi, mi eccitai ancora di più quando un uomo passanto vicino alla finestra, urlò: ‘Wow che grande vacca questa, scopala tutta amico’ Mio figlio alzò la mano con la quale mi teneva ferma in segno di saluto, quindi mi schiaffeggiò la il culo, urlai: ‘Ahhhh, mi piace, mi piace quando mi scopi e mi prendi a schiaffi insieme’, cercò di aumentare ancora di più il ritmo, mentre io stringevo l’ano, dopo 20 minuti di inculata selvaggia, si fermò capii che stava venendo, lo tirò fuori e mi venne sul culo, sentii 3-4 spruzzi, non molto sostanziosa, deve essere quasi al limite, si segò un altro pò cercando di tirare fuori quello che aveva in canna. E quindi si sedette sul letto, G. ‘ non mi manca molto.’ Mi inginocchiai davanti a lui, lo presi a succhiare con tutta la delicatezza che potevo, soffriva per eccessivo stimolo, ma mi lasciò fare, lo tenni in bocca per quasi 20 minuti, poi sentii il segnale di risveglio, ci mise altri 10 minuti per farlo indurire, mi alzai, lui era ancora seduto, a gambe larghe sul bordo del letto, aveva i gomiti appoggiato sul letto, mi sedetti su di lui, presi il cazzo e sfregai la cappella sulle mie grandi labbra, e quindi sul clito, una scossa colpì entrambi noi, quindi me lo infilai tutto, lo cavalcavo, alzando le braccia sopra la testa, accarezzandomi i capelli in movimenti sensuali, lui cominciò ad accarezzarmi il culo, molto gentilmente, fu in quei ...
    ... istanti che sentii suo amore verso di me, quasi mi commossi. Gemevamo rumorosamente entrambi, ‘Si, ti cavalco come mio cavallo, voglio sentirti tutto dentro di me’ G. ‘Si, cavalcami, sono un cavallo impazzito che devi domare, continua così, che ci sono quasi’ andammo avanti così per un pò. Sentii una sberla sul culo, e mi disse: ‘Ci sono, inginocchiati’ Mi sfilai da lui, e inginocchiai, sedendomi sulle mie caviglie, lui si alzò, continuando a masturbarsi, mi si avvicinò, puntando il cazzo sul mio viso, chiusi gli occhi aspettando che venisse, sentii solo uno schizzo colpirmi sulla palpebra destra, e nulla più, quindi aprii gli occhi e osservai, il cazzo duro vibrava violentemente, senza riuscire ad eruttare nulla. G. ‘Ho le palle vuote adesso’ M. ‘Siediti adesso amore della mamma, ho sentito tutto tuo amore verso di me, ti amo’ dissi alzandomi e baciandolo. Ci stendiamo sul letto, abbracciati, con il suo braccio destro sulla mia spalla destra. mentre io avevo la testa sul suo petto. Ci addormentammo insieme. Ero a quattro zampa in mezzo ai miei 4 padroni, e mi guardavano come se mi volessero divorare con gli occhi, mi accarezzavano il muso come se fossi una cagna pronta a giocare con il proprio padrone, io ero pronta, a soddisfare qualunque loro richiesta o volere.
    
    Si spogliarono, avevo due cazzi davanti a me che conoscevo già. mentre altri due mi erano completamente nuovi, quello di Stefano era di lunghezza e larghezza nella media, ma la sua verga era nodosa, le vene si ...
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