Mio ometto
Data: 21/01/2024,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu
... cuscina sotto la testa, così potei succhiarglielo, e divenne duro poco dopo. G. ‘Stavolta voglio che mi fai venire con la spagnola’ dicendo indietreggiò, in modo che il cazzo si trovi in mezzo alle mie zinne, gli cinsi il cazzo con le tette, scivolava che era un piacere, faceva avanti e indietro, andammo avanti quasi mezzora, perché non strinsi al massimo, poiché mi piaceva quella sensazione quindi volevo che durasse più a lungo possibile, ma capì la mia intenzione, mi schiaffeggiò la guancia con una mano, così forte che rimasi un pò stordita: ‘schiava, il tuo dovere oggi è far godere me, quindi stringi di più quelle tette da troia che ti ritrovi quando mi sarò svuotato del tutto, un altro piano da mettere in pratica.’ Ero incuriosita del piano che aveva in serbo per me, ma cercai di continuare il mio lavoro, strinsi più che potevo tette, mentre lui continuava a scoparmi in mezzo a quelle due montagnole di carne, venne improvvisamente, primo schizzo avvenne quando era ancora a metà ‘penetrazione’ quindi finì in mezzo alle zinne, mentre il secondo mi colpì sulla guancia destra, sporcandomi tutta, ma non smise di fare avanti e indietro, il terzo mi arrivò sul collo e il mento, ma erano tutti meno cremosi di prima, quasi liquida, ma ne uscirono altri 3 schizzi anche se la quantità era vistosamente diminuita. Si buttò di lato dopo l’eiaculazione, mentre cercavo di recuperare quel che potevo di quella crema e di mangiarmelo, era meno buono della prima sborrata, ma va bene. ...
... G. ‘ecco il terzo, ne avrò almeno altri 2 o 3’ M. ‘ehm.. non vedo l’ora’ G. ‘Adesso mi devo riprendere il fiato’ M. ‘ok, intanto vado a pulirmi in bagno’ dissi e alzandomi Mi prese la mano G. ‘No, devi tenertelo addosso la mia sborra, è il mio dono per te’ Percependo un leggero tono autoritario, mi rimisi in parte a lui, M. ‘Ok’ Guardai l’orologio, segnava dieci meno 20. Mentre aspettavo la via libera per una nuova operazione svuota palle. Ero stesa in parte al suo fianco, le accarezzavo il petto, mentre lui cercava di riprendere il fiato, e con una mano si accarezzavo le palle e il cazzo, alternandosi spesso. Passarono quasi 10 minuti, il cazzo ebbe il segno di risveglio, mi proposi di fargli un bocchino, anche se avevo le labbra stanche, ma lui disse: ‘no, faccio da solo, voglio essere io a donarti la sborra a sto giro’ e continuava a masturbarsi, anche se respirava affannosamente, probabilmente soffriva, gli farà male di sicuro, dopo un buon quarto d’ora, ci riuscì nell’impresa. G. ‘Mettiti a 90 vicino alla finestra, che ti voglio prendere nel culo’ M. ‘Ok padrone’ lo feci, mentre lui mi si piazzò dietro, spinse il petto contro la finestra, inarcai la schiena, e allargai le chiappe. Faceva passare quel cazzo nel solco senza penetrarmi, il che mi feci eccitare ancora più, bagnandomi tantissimo, me lo infilò in figa per lubrificarlo, quindi lo puntò all’ano, entrò violentemente, senza preoccuparsi che mi possa far male, sentii le sue palle sbattere contro la mia fregna, ...