Mio ometto
Data: 21/01/2024,
Categorie:
Incesti
Sesso di Gruppo
Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu
... e me lo porse, bevvi e smisi di tossire. Lui mi stava guardando, gli si era ammosciato il cazzo che penzolava tra le gambe, battei sul letto per dirgli di stendersi, cosa che fece con molto piacere, ma lui mi afferrò per i fianchi e mi fece accavallare sulla sua faccia, gli resi disponibile tutta la mia parte intima mentre mi chinai sul suo pube per fargli il secondo pompino della mattinata. Leccava rumorosamente la mia figa che si bagnò in due minuti, mostrando la clito che succhiò con dedizione, mentre io glielo succhiavo come prima, anche se all’inizio era molle divenne duro in poco. Quando si sentì duro abbastanza mi schiaffeggiò la chiappa destra, in segno che è pronto, quindi scesi dalla sua faccia e salii sul suo pube, presi la sua verga in mano, appoggiandola all’entrata della mia sorca, che grondava di umori, mi sedetti, quindi entrò tutto, cominciai a muovermi su e giù lungo la sua asta dura, ad ogni affondo sentivo che arriva fino a toccarmi il cervice e quasi entrava nel buco della cervice, aumentavo sempre di più il ritmo della cavalcata, anche se cominciavo a sentire la stanchezza nelle gambe accumularsi, mentre lui mi guardava le tette penzolare dal mio petto, allungò una mano e prese una tetta, mi abbassai su di lui, e cominciò a succhiarmi i capezzoli di entrambe le tette alternando le lunghe leccate sull’area intorno ad forti ciucciate che mi fece sentire i suoi denti. Ebbi un orgasmo, stringendo più che potevo la vagina, fermandomi poiché lui aveva ...
... cominciato a spingere dal basso, partì in quarta, M. ‘Se fai così ti stanchi subito’ G. ‘Tanto vengo subito’ Appena finì di parlare sentii uno schizzo colpire le pareti vaginali, lui si fermò, mentre cominciai a muovere il bacino, strizzando le ultime gocce di della sborra dalla sua verga, lo cavalcai finché non si amosciò, ed uscì spontaneamente, lo presi in bocca spostandomi,e glielo pulii amorevolmente, sussultò quando passai la lingua più volte sulla cappella, anche se era parzialmente ritratto nella pelle. Lo lasciai, si appoggiò sulla sacca scrotale, mentre io mi stendevo vicino a lui, mi accarezzava la testa: ‘brava, ma sei ancora lontana dall’obiettivo’ infilando un dito nella mia vagina prese della sborra cremosa e me lo fece succhiare, lo feci con molto piacere. M. ‘Quando ti senti pronto, riprendiamo’ G. ‘Ok, ma vorrei giocare un pò con le tette’ M. ‘Ok’ Lui mi prese le tette con entrambe le mani, le strinse, e ci infilò la testa in mezzo, baciava, leccava e succhiava, mi sentivo una dea quando mi trattò così, ma il trattamento durò ben poco, cominciò a strizzarmi i capezzoli fortissimo, sentivo il dolore partire dalla punta della tetta e percorre il petto, quindi collo e alla fine mi arrivò in testa, nel frattempo gli si indurì il cazzo, anche se leggermente, e disse sono pronto, lui si accavallo su di me, sedendosi sulle mie tette, ma senza farmi sentire il suo peso, quindi presi a segarlo, soffrì leggermente per via dell’eccessiva stimolazione, mi fece mettere due ...