1. Mio ometto


    Data: 21/01/2024, Categorie: Incesti Sesso di Gruppo Autore: prof_emily95, Fonte: RaccontiMilu

    ... Adesso vieni con me in bagno, che mi devi lavare come quando ero piccolo.’ ‘Ok padrone’ Nella doccia non successe nulla sennò per un paio di schiaffi che ricevetti perché strusciava la spugna troppo forte sulle sue palle. Mi scelse gli indumenti da mettermi, una minigonna, la più corta che avevo, e una canottiera aderente leggera, che mostrava i capezzoli ormai perennemente turgidi. Niente mutande e reggiseno. ‘Robe da donne per bene, ma tu sei la mia schiava che condivido con chiunque voglia.’ e indossai un paio di sandali a tacchi alti. ‘Sissignore’ ‘metti quei plug, il collare, catena e la mia cintura di cuoio in una borsa’ feci come richiesto stando attenta a non dimenticarmi nulla, perché ben sapevo le conseguenze. Quindi uscimmo dalla bungalow, e ci recammo in macchina, dove lasciai la borsa, al bar per mangiare qualcosa, dovevo stare attenta, altrimenti mi si vedeva tutto, sia sopra che sotto. G. insisté per sedersi vicino all’ingresso, perché ogni persona che entrava o usciva dal bar potesse vedermi ‘Devi tenere le gambe aperte ogni volta che passa una persona’ ‘Si padrone’ così feci ogni volta, mi bagnai di brutto, tant’&egrave che verso la fine, dovetti asciugare la sedia per non sentire il fastidioso senso di bagnato tra le mie cosce e la sedia di plastica Quando finimmo di mangiare, pagammo, ma mentre tirava fuori portafoglio dalla tasca fece cadere le chiavi della macchina, ‘Raccoglile per piacere mamma’ ‘ok amore’ mi chinai verso le chiavi, la gonna salì ...
    ... mostrando tutta la mia parte intima, al cassiere che stava prendendo il resto da dare a mio figlio, rimase a guardarmi incantato finché non mi alzai. ‘Ti piace il culo di mia mamma?’ disse col finto tono severo ‘No no, mi scusi, non stavo guardando’ ‘Mi devi dire se ti piace e vuoi scoparla?, non sono arrabbiato’ ‘Si, mi piace, e vorrei scoparla’ ‘Senti mamma, questo uomo ti desidera, come la mettiamo?’ Mi incamminai verso di lui dietro la cassa, misi la mano sul pacco e glielo strinsi, cercò di divincolarsi, lo mollai quando una donna che stava andando verso il bagno mi guardò come per dire ‘guarda che troia, si veste da puttana e va in giro con uno così giovane’ beh, peccato che non sappia che quell’uomo così giovane sia anche mio figlio’ hahaha Uscimmo dal bar, salimmo in macchina e ci dirigemmo verso un centro commerciale per fare spesa. Parcheggiamo nel parcheggio sotterraneo, lui preso un il plug più piccolo e facendo chinare sul cofano dell’auto me lo infilò, mi scappò un gridolino che un uomo dall’altra parte del parcheggio sentì di sicuro, perché ci guardò incuriosito. In un negozio di vestiti succinti femminili, provai un paio di top leggero semitrasparente che mi copriva se non continuavo a metterlo nella giusta posizione uscirebbero i miei capezzoli, ma il padrone decise che lo voleva. Gianluca chiese alla commessa se aveva qualche gonna da porporni, me ne propose diverse, che provai tutte, ma non piaceva al mio ragazzo, alla fine, la ragazza arrivò davanti al camerino ...
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