Seconda vacanza a tenerife
Data: 15/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
... il ritmo, ero una bambola di carne appesa alle loro virilità, dolore e piacere, piacere e dolore, non capivo più nulla, oramai si mischiavano, anche se inizialmente era il dolore ad avere la meglio, sia davanti che dietro.
Ma più che il dolore era l’amarezza di essere stata ingannata e umiliata.
A prevalere fu il piacere che spazzo via ogni sofferenza, lasciando spazio alla travolgente marea.
Iniziai a godere, non potevo fermare quell’inondazione di piacere, quante volte godetti?
Non lo so.
Il corpo reagiva indipendentemente dal cervello.
Godetti come una matta o invasata, fate voi, senza ritegno.
Urlavo qualcosa che le mie orecchie non udivano.
Sentivo i loro colpi, i loro ansiti, il rumore dei membri che andavano e venivano dentro il corpo.
Infine l’esplosione, due torrenti impetuosi che entravano, si scontravano, uscivano, colavano.
Il liquido seminale iniziò a scendere, formando un rivolo a metà tra la vagina e l’ano.
Finalmente le pompe si fermarono, sentii un flop, quello dietro era uscito, un altro flop, era uscito quello davanti.
Le gambe cedettero, caddi sui cuscini, ansimavo, non avevo più un grammo di forza.
Alzai gli occhi, lui con il cazzo ancora in erezione, “lei”, già “lei”, si perché lei era una “donna” o almeno si riteneva tale pur avendo un bel pene in mezzo alle gambe.
Anche lei ancora in erezione.
Feci un sorriso, mi avevano distrutta, ma loro non erano ancora stanchi, mi guardarono sorridendomi.
“la ...
... signorina è soddisfatta?”.
Non risposi, che altro avrei potuto dire?, mi limitai a chiudere la mano destra a pugno ed alzare il dito medio.
Risero sguaiatamente al mio gesto.
Fu la “ragazza” a parlare.
“la puttanella l’abbiamo soddisfatta, ma io sono ancora affamata?”.
Si dimenticarono di me, cominciarono a giocare, fra di loro.
Ritrovai le forze, raccolsi il perizoma, mi infilai la tunica e andai verso la porta, prima di uscire, li guardai un’ultima volta, lo stallone stava per introdurre il suo nerboruto attrezzo nel culo della sua “amica”.
Sorridendo mi venne da pensare.
“non sentirà male, è ben lubrificato dalla voglia che gli è venuta”.
Chiusi la porta alle mie spalle.
Mi avviai verso il bungalow, avevo goduto veramente tanto, ma dentro di me rimaneva qualcosa di amaro, ero stata ingannata, doveva dirmelo, doveva darmi la possibilità di fare una libera scelta, in qualche modo, anche se accettata, avevo subito una violenza.
Dentro di me montò un senso di rabbia, lo maledissi, poteva essere una bella serata, invece.
in questo villaggio avevo avuto due uomini e tutti e due mi avevano raccontato una bugia, mi avevano ingannato, ma perché dico io, che bisogno c’era?
Se mi avessero detto la verità la mia partecipazione sarebbe stata più totale, più completa, senza lasciarmi questo amaro in bocca.
Voi uomini, a volte, sapete essere, molto, ma molto stupidi.
Il primo impulso è stato quello di vendicarmi, almeno dello “stallone”, bastava ...