Seconda vacanza a tenerife
Data: 15/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
Salve amici eccomi a raccontarvi della mia seconda vacanza nel villaggio turistico diretto dalla mia sorellona.
Sarà l’ultima,ai primi del prossimo mese comincerò a lavorare per una compagnia di navigazione,per il momento come impiegata amministrativa,aspettando la chiamata all’imbarco,ancora non lo so,ma passeranno alcuni anni prima che arrivi.
Per il momento godiamoci questa vacanza in un villaggio da sogno.
Ancora non lo sapevo,ma all’età di 42 anni,lo avrei diretto io,mia sorella e sua moglie,si sono trasferite in Polinesia dove ne hanno costruito uno nuovo e hanno deciso di gestirlo in prima persona,ma questo è il futuro, veniamo ai miei anni di gioventù.
Con me c’erano alcune amiche con cui mi ero diplomata.
Grazie a Cinzia avevo ottenuto una camera singola,bene,ero maggiormente libera.
Ma veniamo alla storia,che è la cosa che più vi interessa.
Finita la colazione andammo come al solito a prendere la nostra quotidiana razione di sole, anche se non lo facevo vedere e non volevo nemmeno ammetterlo con me stessa, avevo il cuore un po’ triste al ricordo del misterioso amante,(per chi non lo sapesse vada a leggere la prima vacanza a Tenerife) ma quello che mi rodeva, che si fosse comportato in quel modo, va bene aveva famiglia, poteva dirlo sin dall’inizio, non cambiava nulla, valli a capire certi uomini.
Faccio un profondo sospiro e mi gettai ogni ricordo alle spalle in fin dei conti sono in un meraviglioso villaggio e allora!! via la ...
... malinconia, mi butto in acqua, mi piace nuotare, specialmente se posso farlo quasi nuda,(meglio sarebbe completamente come quando vado nel mio angolo segreto di mare), l’acqua scivola sul corpo, accarezzando i capezzoli, scivolando sulla schiena, avvolgendomi in una fresca e tonica carezza che scacciò del tutto le ultime scorie della passata delusione.
Ritorno alla sdraio, Cinzia, finalmente ha trovato un po' di tempo e si è unita alla compagnia, aveva ordinato un drink per tutte e due.
Arrivarono, una mano scura me lo allunga, alzo gli occhi per prendere il bicchiere, seguo il braccio, arrivo alla spalla, al torace, guardo il corpo che vicino a me mi porge il bicchiere, lo guardo in viso, un pensiero mi passa per la mente.
“ma dove sei stato fino a questo momento?”
Prendo il bicchiere, riesco a formulare un semplice.
“grazie”.
Un largo sorriso sul suo viso, si allontana, sfacciatamente gli guardo il sedere, armonioso, scultoreo, perfettamente adeguato al corpo.
Mia sorella mi guarda, sorride e mi sussurra all’orecchio:
“sei proprio inguaribile, sappi per tua informazione che viene da Cuba ed è il barista”.
Per quel che mi interessava poteva benissimo arrivare dalla luna.
Bevo con calma, poi come morsa da una tarantola mi alzo.
“non dirmi che vai al bar!”
“no vado a fare una passeggiata”
“strano, hai preso la direzione del bar”
“Ah! non sapevo si trovasse laggiù”
“va bene fai quello che vuoi,io devo ritornare in ufficio,ci vediamo a ...