Seconda vacanza a tenerife
Data: 15/01/2024,
Categorie:
Etero
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
... ancor più vicino a se.
“stronza di una stronza dovevi pensarci prima”
Dissi a me stessa.
Pensai di urlare e richiamare l’attenzione di qualcuno, ma cosa avrei potuto dire? che mi ero pentita di seguire il “David” e non volevo più andare avanti?
Prendermi per pazza, sarebbe stato il minimo, per non parlare della figuraccia che avrei fatto nei confronti di Cinzia, Mary e della compagnia.
Perciò rimasi lì, prigioniera di quella possente presa.
Si aprì la porta, ritornai a respirare, nel vano, illuminato dalla luce interna, si affacciò una bella ragazza.
Mi misi a sorridere e dentro di me pensai.
“bella serata, altro che stallone tutto per te, questo vuole una cosa a tre”.
Non ero d’accordo, non mi sono mai piaciuti i triangoli, qualsiasi sia la loro composizione.
Che altro fare? oramai ero in gioco, avevo rilanciato, era venuto a vedere, non potevo tirarmi indietro.
Facendo un bel sorriso, entrai, a dir il vero dovetti entrare visto che ero ancorata alla sua mano.
Sia chiaro non sono una puritana, ne una ipocrita, sono bisex, mi piacciono gli uomini(soprattutto) e le donne, solo che non avevo mai fatto una cosa a tre, come ho già scritto, mi piace dedicarmi totalmente alla persona con la quale sono in quel momento sia uomo o donna.
Dicono che “c’è sempre una prima volta”, allora, forza Lilly andiamo avanti, anche perché avrei voluto vedere cosa altro potevo fare, visto la morsa che artigliava la mano.
All’interno non c’erano ...
... poltrone ne divani ma solo tanti cuscini.
Mi fecero accomodare su alcuni di loro.
Senza proferire parola la ragazza gentilmente mi offerse da bere.
Ebbi il modo di guardarla meglio ora che la luce era un po’ più forte.
C’era qualcosa di strano nei suoi lineamenti, belli, ma troppo duri per una ragazza, aveva si un bel corpo, almeno da quello
che potevo vedere.
Restammo per un po' in silenzio alquanto imbarazzati, nessuno voleva prendere l’iniziativa.
Fu lo stallone a prenderla, si alzò e cominciò a spogliarsi, lo fece con naturalezza, senza inibizione, come fosse solo.
Si tolse la camicia, i pantaloni, restò con gli slip; i miei occhi erano puntati su di un unico punto, una notevole protuberanza riempiva il tessuto oramai teso degli slip, con la coda dell’occhio guardai la sua ragazza.
Rimasi alquanto sorpresa nel notare che non guardava quel meraviglioso monumento della natura, guardava me.
Il ragazzo mi si avvicino, lentamente sfilò lo slip, liberando un membro che, date le misure fino ad oggi incontrate, mi sembrava grosso e lungo.
Svettava davanti agli occhi, feci per alzare una mano e toccarlo, ma lui mi precedette, lo avvicinò alle mie labbra, lo appoggiò, cominciò a spingere, dovetti aprirle per accogliere la cappella, anzi dovetti aprirle un po’ più del solito, introdusse tutto il glande, me la riempiva tutta, si fermò, lasciò che la lingua accarezzasse la cappella.
Chiusi gli occhi, con una mano accarezzai i testicoli, una borsa ben ...