Professori 1 - Racconti Erotici

Professori 1

... lo meno come complici di una trasgressione; forse sarebbe stato assai più semplice decidere di scopare e rispondere per le rime ai coniugi; ma quel che succedeva era diverso.

Non era una scopata o una vendetta, quello che stavamo inconsciamente cercando; stavamo piuttosto ricercandoci e riconoscendoci per quello che non ci eravamo mai detto o dimostrato; la mano nella mano era una carezza; la corsa insieme era un gioco in cui tornavamo ambedue ragazzi; la libertà di essere da soli al mare era una nuova dimensione che ci privava della palla al piede del matrimonio; non volevamo ammetterlo, ma ci stavamo innamorando.

Avevo messo in un borsone di paglia un telo da spiaggia; lo distesi e mi ci sedetti.

“Se hai messo su il costume ci faccio una figuraccia!”

“No, Mario, non avremmo avuto tempo per fare il bagno e asciugarci; solo i piedi mi bagnerò … “

Andai verso la battigia finché le onde mi bagnarono i piedi; rabbrividii perché l’acqua era fredda; mentre ritornavamo al telo, guardai la pineta che divideva la spiaggia dalla strada; lì facevamo l’amore da giovani e lì eravamo state sverginate sia io che Lea, dai rispettivi fidanzati poi sposati; guardai Mario e notai che anche lui aveva volto lo sguardo con interesse, alla pineta.

“Gli assassini sono tornati sul luogo del delitto?”

“Perché non pensare invece che lì sono cominciate tante cose ed altre ne cominciano ogni giorno?”

“Non sono più vergine ormai …”

“Siamo vergini noi, insieme, in questa ...

... situazione in bilico tra passato e futuro; lì sono cominciate le storie divise; perché non cominciare una storia insieme?”

“Perché il salto mi fa paura; se dovessi essere una delle tue tante scopate, ci starei perché mi piaci; ma se è il primo segnale di un amore che nasce, io non intendo saltare e cadere senza protezione; se salto, vieni con me e ci resti … “

“Se salti per amore, la rete di protezione ce l’hai già; se lo facessi per ripicca, sarebbe meglio cercare un tizio qualsiasi … “

“Un tizio tua sorella!!!!!! Imbecille, io salto solo se mi innamoro; tu stai facendo di tutto per farti amare; ti decidi a dirlo o aspetti il suggeritore?”

Mi prese per le braccia e mi attirò a sé; non mi baciò come desideravo e mi aspettavo; mi strinse da farmi male e sentii il suo amore, in tutti i palpiti del corpo; gli presi il viso e lo baciai io, con tutta l’anima, per dirgli che ero libera di amarlo, finalmente.

“Marina, ti amo da sempre, se non l’hai capito; volevo solo che tu fossi convinta; non è necessario che ce lo diciamo qui nella suggestione del posto e nell’emozione del momento; intendo dirtelo ogni giorno, vivendo con te, affrontando insieme tutto, i successi e le tempeste, il bello e il cattivo tempo, come dice il prete all’altare; voglio vivere con te, moltissimo, se ci riesco, fino alla fine comunque.

Ti avverto che il mese di luglio sarà una prigionia, per gli esami; ma la cella sarà la stessa, per tutti e due; i signori hanno fissato la vacanza di agosto; noi ...