Professori 1 - Racconti Erotici

Professori 1

... incitava a dargliene sempre di più.

La ripresa aveva dei salti frequenti, segno che era stata montata con i passaggi salienti; la fase finale vedeva lei raggiungere un orgasmo enorme con una pecorina fantastica e cui aggiunse, sfilandosi rapidamente, un pompino da estasi, per farsi sbattere in bocca gli spruzzi di un orgasmo degno di Paolo; poi lui sparì dalla ripresa e si videro i due che si abbracciavano con amore e lui che leccava devotamente tutta quanta la sua donna.

Cliccai random su molti video che erano nella chat e scoprii che Paolo aveva una seconda vita molto intensa; almeno un volta alla settimana, si incontrava con coppie come quella che avevo visto e scopava alla grande con donne di tutti i tipi, dalle mature alle Milf, dalle giovani fino alle ragazzette; quasi in tutte c’era un marito guardone che godeva ad ammirare le evoluzioni e le arditezze della moglie in coppia con mio marito.

Quando Paolo tornò da una delle sue ‘passeggiate con gli amici’ con sul volto chiari i segni della recente scopata, accesi il computer ed avviai uno dei video che aveva registrato.

“Embè? Sono un maschio, mi piace scopare e lo faccio quando dove come e con chi voglio; tu fai la brava moglie fedele e tutto va come la nostra cultura suggerisce!”

“Nella civiltà delle caverne, questo va benissimo; nella civiltà contemporanea, tu pagherai tutto questo. Capisco che la civiltà del sesso bruto ti fa essere protagonista; nella civiltà dell’amore, il principe azzurro è unico ...

... e insostituibile. Sono nauseata per la stupidità di averti visto principe azzurro invece che volgare caprone come sei. Mi faccio schifo perché non decido qui stesso e subito di lasciarti e andarmene per la mia strada.

Ma ho deciso, e te lo prometto, che me ne andrò quando incontrerò l’uomo degno dell’amore che stupidamente ho dato a te in questi anni; purtroppo, quasi vent’anni, una vita intera, non si possono cancellare di colpo, solo perché ho scoperto quale essere immondo sei; ma sappi che, quando troverò l’uomo da amare, tu ti dissolverai nel nulla!”

L’unica persona su cui potevo scaricare il magone che mi attanagliava era il mio amico Mario, che incontrai a scuola il giorno seguente; aveva anche lui un’aria triste e, istintivamente, prima di parlargli del mio malessere, gli chiesi di lui; cercò di glissare e resistere alle mie pressioni, poi sbottò e riassunse che stava male perché aveva scoperto di avere vissuto per venti anni con una troia che aveva idealizzato; gli diedi il benvenuto al club e ci sfogammo davanti a un caffè, al bar, dopo le lezioni.

Lui non era molto sorpreso dalla mia scoperta; correvano molte voci sul comportamento di mio marito e qualcuno sapeva per certo che era un bull disponibile per coppie border line; assai meno prevedibile era invece la situazione di sua moglie, anche quella derivata da chiacchiere telematiche, le famigerate chat che creano i nuovi rapporti; navigando in una di esse, Lea aveva conosciuto una ragazza con cui si era ...