1. Asia, giochi viziosi seconda parte


    Data: 02/01/2024, Categorie: Tabù Trans Gay / Bisex Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    ... po’ della mia identità, mi feci una sega ripensando a tutte le cose che avevo appena fatto con Thomas e a quelle che speravo ancora di fare. Questo mi procurò quello stordimento che mi permise di addormentarmi e di svegliarmi il mattino dopo con il profumo del caffè che mi entrava nelle narici.
    
    - Buon giorno Paolo. Dormito bene?
    
    - Non si vede? E tu?
    
    - Non mi è bastato l’inculata che ti ho fatto ieri sera, ho anche sognato di fotterti per tutta la notte.
    
    Così dicendo mi artigliò le chiappe con entrambe le mani, mi morsicò le labbra, mi ficcò in gola la lingua, succhiò la mia. Fu tutta una erotica amorosa frenesia sadomaso. Quando smise ero senza fiato e mi disse.
    
    - Ho preparato il caffè.
    
    Lavorammo di buona lena tutta la mattinata, quello che c’era da impacchettare o che poteva essere smontato per essere meno ingombrante fu preparato. Il tempo che Thomas aveva previsto di impiegare, fatto in due, si era dimezzato anche con le pause che ci prendemmo. Quando gli capitavo a portato di mano mi stringeva le natiche nude sotto il kilt che mi aveva ordinato di indossare, poi mi afferrava per i capelli. La cosa più semplice che mi obbligava a fargli era succhiarglielo per qualche minuto o lasciare che mi infilasse tutta la mano in gola. Di bocca mi facevo fare tutto, è abbastanza larga sia per il cazzo che per la mano, se reclamava anche il culo, a secco non glielo concedevo, portavo nella borsa del kilt il tubetto di crema che mi spremevo direttamente nel culo. ...
    ... Vedendomi usare la crema mi disse.
    
    - Ma dove l’hai trovata. Non sapevo di averla.
    
    - Meno male, se no mi sarebbe venuto un culo da scimmia macaco.
    
    Non potevo mica dirgli che l’aveva portata suo padre.
    
    All’ora di pranzo avremmo potuto già caricare, ma l’appuntamento era fissato per le quattro. Andai a prendere cibi pronti in rosticceria e ci sedemmo fuori a mangiarli.
    
    Un po’ di stanchezza, una birretta in più, l’abbiocco del dopo pranzo e mi addormentai.
    
    - Thomas, rientriamo prima che vengono a caricare.
    
    - Paolo, sappi che tutto finisce qui dove è cominciato.
    
    - Lo so. Regalami però queste due ore, fammele vivere come piace a me.
    
    - Vuoi dire che fin ora non ti è piaciuto?
    
    - Ma che dici, tutto quello che abbiamo fatto è stato bellissimo. Ma tu lo hai fatto con rabbia, lottando con la volontà contro il desiderio. Arrenditi solo per due ore, esiste un altro modo per stare insieme.
    
    - Pensi che non lo sappia. Vuoi che ti faccio vedere?
    
    E si alza, mi prende per mano come avrei voluto fare io, mi cinge con il braccio la vita e rientriamo. Una volta dentro mi abbraccia e mi bacia sulla bocca teneramente, io ricambio il suo bacio che dura un’eternità. Ancora abbracciati ci sediamo per terra, ci sdraiamo e dove sta la testa di uno c’è il bacino dell’altro. La bocca di uno contiene il sesso dell’altro. Chi prima era stato sotto ora sta sopra. La parità sessuale, sono io che lo sto penetrando.
    
    Il suono del clacson mi destò.
    
    - Paolo sveglia, sono ...
«12...5678»