1. Asia, giochi viziosi seconda parte


    Data: 02/01/2024, Categorie: Tabù Trans Gay / Bisex Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    ... Gallipoli e pure qui, in questo pezzo di terra che tra poco lascerò definitivamente, ma da solo però. Mi piace pisciare all’aria aperta tenendo il piffero in mano e schizzando in alto.
    
    - E facciamolo insieme, Thomas, ora.
    
    Senza aggiungere altro, mollò il tubo di gomma e si spostò in un punto defilato della casa, dove non potevamo essere visti. Lo segui e mi affiancai. E così abbassammo le brache alle ginocchia e iniziammo a pisciare tenendo il pisello in mano e puntando il getto in alto.
    
    Iniziammo a ridere come due cretini, poi smisi perché i miei occhi e con essi il cervello che li comandava non vedevano più quello che stavamo facendo, cioè pisciare, ma stavo guardando un uomo maturo diventato improvvisamente giovane con le brache abbassate che mostrava il suo cazzo scuro e grosso, le natiche strette e dure e tanti peli irsuti e ricci. Quando Thomas si accorse che non ridevo più e guardandomi vide il mio turbamento, capì. Finì di pisciare, mi poggiò una mano sulle chiappe nude e disse.
    
    - Entriamo in casa.
    
    La paura mi aveva irrigidito i muscoli, non riuscivo a fare un passo. Tenendo sempre la mano sulle chiappe e stringendo le dita in segno di possesso, Thomas dovette spingermi. Io mi attaccai a lui per non crollare e un suo morso sul collo servì a farmi riprendere.
    
    Entrati in casa mi invitò a sedere sul divano e andò a prendere due birre. Lo stesso divano dove ero stato con suo padre. Porgendomi una birra anche lui si sedette. Il mio imbarazzo era ...
    ... palpabile come lo era stato prima il turbamento s**turito dal desiderio. Avevo davanti lo stesso uomo ringiovanito di trent’anni, faceva gli stessi gesti del signore suo padre, non lo distingueva neanche quello che indossava, aveva short identici o forse suo padre aveva addirittura indossato proprio quelli. Non ero in grado di muovermi, di prendere la benché minima iniziativa, se non fosse stato lui a essere determinato non sarebbe successo niente.
    
    - Bè che succede Paolo, sei timido? Mi avresti divorato con gli occhi e adesso ti sei bloccato? Vieni qua fammi vedere cosa sai fare.
    
    Mi attirò a se prendendomi per i capelli e iniziò a mordermi i lobi delle orecchie e dietro la nuca. Non erano veri morsi ma mi faceva sentire i denti e questa cosa allentò la mia tensione. Una sensazione forte mi colpì allo sfintere, mi si stava aprendo, dilatando, eppure ero vergine. La sua reazione si vedeva bene negli short che si erano gonfiati, allora mi abbassò ulteriormente la testa premendola sul ventre e mi ordinò di prenderlo in bocca. Lo succhiai con tutta la stoffa degli short che lo tenevano prigioniero e nel farlo involontariamente gli feci sentire i denti. Come ricompensa mi arrivò una pesante manata sulle chiappe, seguita da altre, accompagnate da un frasario pesante ma eccitante.
    
    - Troietta stai attento ai denti, se no te li strappo, usa le labbra e sfilami gli short, succhiacazzo pompinaro.
    
    Per facilitarmi nell’operazione mi allontanò quel tanto che gli permise di alzare un po’ ...
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