Asia, giochi viziosi seconda parte
Data: 02/01/2024,
Categorie:
Tabù
Trans
Gay / Bisex
Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster
... scherzo?
Mi afferrò con tanta forza da stritolarmi, anche perché ero svuotato di ogni energia e mi diede un bel e lungo bacio, anche se mi stava succhiando la lingua quasi a strapparmela dalla gola.
Quando smise permettendomi di respirare mi prese alla vita attirandomi con forza a se e mi disse.
- Andiamo fuori, fa più fresco, ci facciamo una bella bevuta e un po’ di confidenze. Dopo mi occuperò di questo
E spostò la mano dalla vita alle chiappe provando a infilarmi un dito nel culo.
La serata era fresca, una lattina sempre in mano e ci raccontammo tutto quello che l’altro chiedeva o che voleva egli stesso raccontare. Sapevo già che si era trasferito per lavoro a Bruxelles, aveva trovato la casa dove avrebbe portato il mobilio ad eccezione di poche cose che i suoi reclamavano e che avrebbe provveduto a far arrivare in Italia. Aveva una compagna. Aveva scoperto la sua tendenza alla dominazione ma era la prima volta che metteva le mani e tutto il resto su un uomo e ne era disorientato.
- Meno male per te che dopo, tutto torna come prima.
- E se io non lo volessi?
- Finirei col divorarti per voglia di possesso.
Prevedendo dicessi qualcosa aggiunse
- E non dire una parola.
Per la prima volta da quando il nostro gioco era cominciato il tono della voce era duro infatti mi afferrò per i capelli e mi diede un morso. Capii che stavolta voleva farmi veramente male ma non ci riuscì e arrabbiato con se stesso mi trascinò in casa.
Come era dolce per ...
... me quella violenza fuori controllo, piena di desiderio sfrenato. Infatti una volta in casa, torcendomi le braccia, mi forzò a mettermi in ginocchio, si calò gli short quasi a strapparli e afferratomi per i capelli, tenendomi ferma la testa contro la spalliera del divano verso cui mi aveva spinto, iniziò a pomparmi la gola. Quando ne usciva per farmi respirare si abbassava a portare la sua faccia a pochi centimetri dalla mia e sputava sui miei occhi aperti che senza parole gli dicevano “ti amo, sono tuo”. Subito dopo però pentendosi di quell’insulto si acquattò vicino a me e mi leccò gli occhi riprendendosi la sua saliva.
Un gesto tenero e amorevole che fu subito soppiantato da uno esattamente il suo contrario perché mi artigliò le chiappe con entrambe le mani e mi morsicò le labbra, mi ficcò in gola la lingua, succhiò la mia, una erotica amorosa frenesia sadomaso.
Aveva appena ripreso le operazioni di impacchettamento per sfiammare la sua aggressività e mi disse.
- Guarda cosa ho trovato in questo cassetto.
E mi lanciò una busta con dentro un tessuto a quadroni, di quelli che vengono chiamati scozzesi. Lo tirai fuori dalla busta e lo aprii. Era un kilt.
- Che ci devo fare.
- Mettilo.
Subito mi tolsi gli short per mettermi il gonnellino e lui.
- Ma che fai.
- Non mi hai chiesto di indossarlo?
- Certo. Ma non sai che il kilt si mette senza mutande?
Stavamo in prossimità del letto, vi si sedette, mi attirò a se afferrandomi le mutande e me le ...