I papà di famiglia del paesello
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: versatile_vr, Fonte: Annunci69
... il cuore, proprio come era accaduto quando vidi i peli e la base del cazzo del signor Salvatore.
I miei occhi andarono dritti all'oggetto del mio desiderio. Feci appena in tempo a intravedere qualcosa di scuro e largo, il suo prepuzio, da cui fuoriusciva il getto di piscio, che la voce di mio padre mi distolse da quella visione "Me la stavo facendo addosso, è un'ora che stai là dentro". Poi mi guardò un po' perplesso, reindirizzando il suo sguardo dove si erano posati i miei occhi un istante prima che parlasse. Ebbi l'impressione che accennasse una smorfia di rimprovero, ma forse ero io stesso che mi stavo rimproverando per la mia eccessiva sfacciataggine. Fatto sta che se lo sgrullò (ma potei solo intuirlo dal movimento delle braccia, perché a quel punto lo guardavo dritto negli occhi), si ritirò su i pantaloncini e uscì.
Non è necessario dire che mi feci la sega più intensa della mia vita sotto lo scroscio dell'acqua, cercando di rivitalizzare quel prepuzio largo e scuro e quel getto di piscio potente.
Dovetti attendere almeno un mese, era quasi pasqua, perché si presentasse una nuova occasione. Ero impegnato a riparare il mio motorino in garage, quando sentii mio padre arrivare con uno dei suoi amici del paese, il signor Arturo, un altro cinquantenne basso e tarchiato che veniva chiamato il "turco", per via dei baffi alla turca che era solito portare e a causa della carnagione particolarmente scura. Mio padre, così lo sentii dire, voleva che il suo amico, che era ...
... l'idraulico del paese, desse un'occhiata al piccolo bagno che avevamo in garage. Da qualche tempo tendeva ad otturarsi sempre e l'acqua ristagnava, causando cattivo odore. Lì per lì li lasciai ai loro discorsi e continuai a trafficare con il motore del mio motorino. Ad un certo punto li sentii ridere e dire qualcosa che attirò la mia attenzione "eh certo, tocca riempirlo e vedere se lo scarico funziona o no", disse il signor Arturo. "O vado a riempire un secchio d'acqua e ce lo buttiamo dentro, oppure lo usiamo", gli rispose mio padre. Al che il signor Arturo, abbassandosi la cerniera "E' da stamattina che bevo e non ho ancora scaricato", e tirò fuori un cetrolotto non particolarmente lungo ma tozzo come una torcia, venoso e gonfio, come se fosse barzotto, con un bel prepuzio lungo e increspato. "se non ti dispiace, ti risparmio il secchio d'acqua". E iniziò a pisciare in quel vecchio cesso otturato e maleodorante. Io ero impietrito, con i battiti a mille. Era il primo cazzo di maschio adulto (e che maschio!) che vedevo a pochi metri di distanza e senza ostacoli allo spettacolo. Mio padre si mise a ridere e disse "Ma certo, anzi, con le due birre bevute al paese mi sa che ne approfitto pure io, tanto, visto che dobbiamo provare lo scarico". E a quel punto ero pronto a svenire. Non solo stavo ammirando un cazzone grosso, peloso, scuro e nodoso, appartenente ad uno degli stalloni del paese, il "turco". Ma il cazzo che ormai sognavo da mesi stava per rivelarsi ai miei occhi, a ...