I papà di famiglia del paesello
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: versatile_vr, Fonte: Annunci69
... lei, oramai, neppure lo guardava più.
Dopo quella notte, fui io ad incominciare a guardarlo. Mio padre era più basso del signor Salvatore, ed aveva una pancia più prominente. Eppure non era grasso, era più che altro molto robusto, tozzo, con braccia, spalle e gambe muscolose e ben proporzionate, che controbilanciavano la pancia sporgente. In fatto di peli, non aveva nulla da invidiare al papà di Enrico. Ma a differenza di quest'ultimo, aveva peli anche sopra le spalle e sulla schiena. Era insomma un bel pezzo di maschio, con barba, baffi, ciglia folte e una bella pelata che lo rendevano decisamente sexy. Lo avevo sempre ignorato, proprio come lui ignorava me. Ma quella discussione notturna tra lui e mia madre, in fatto di sesso e tradimenti, all'improvviso me lo aveva rivelato come uomo, come maschio. Quella notte aveva appena compiuto 17 anni, era febbraio. E da quel momento in poi, fino all'estate, fu un crescendo di situazioni e pretesti per poterlo ammirare e scoprire in tutta la sua bellezza virile. Oltretutto, a differenza del signor Salvatore, mio padre lo avevo sotto gli occhi, per quel poco che era a casa, e di occasioni e pretesti non ne mancavano.
Fin a quel momento non l'avevo mai visto nudo. Cercai allora di rimediare a questa mancanza. Il primo tentativo lo feci una sera. Mio padre era appena tornato dal lavoro, stanco e incazzato. Lo vidi entrare in bagno, sicuramente intenzionato a farsi una doccia. Poco dopo averlo visto entrare in bagno, approfittando ...
... dell'assenza di mia mamma, impegnata ad aiutare una vicina, mi misi a spiarlo dalla serratura della porta. Purtroppo riuscivo a vedere poco o nulla. Riuscii a intravedere mentre, di spalle, si calava i pantaloni e li posava sullo sgabello, per poi avvicinarsi al gabinetto. Stava pisciando. Ebbi un'erezione potentissima ed immediata. Era voltato di spalle, non potevo vedere altro che il retro delle sue cosce pelosissime e sentire il rumore del getto potente dell'urina nello scarico del cesso. Purtroppo non si era sfilato le mutande. Potevo solo intuire le sue grosse natiche pelose nascoste dagli slip bianchi. Poi si spostò e uscì dalla mia visuale. Ero disposto a restare lì ore intere, attendendo che, nudo, uscendo dalla cabina doccia, magari passasse entro la mia visuale. Ma riuscii soltanto a sentire lo scroscio dell'acqua. Di lì a poco mia madre rientrò a casa e fui costretto, a malincuore, a lasciare la mia postazione.
La seconda occasione si presentò diverse settimane dopo. Stavolta ero io ad usare la doccia. Ero tornato da una giornata trascorsa al mare con la comitiva del paese. Ero accaldato e sudato e avevo bisogno di una doccia per lavare via il sale e la sabbia da testa a piedi. Mentre ero lì a godermi il getto d'acqua lungo il mio corpo, sento dei rumori alle mie spalle. Mi giro e dal vetro della cabina armadio vedo una sagoma in piedi dirimpetto al gabinetto. Apro leggermente la porta e vedo mio padre di lato, coi pantaloncini, intento a pisciare. Mi si ferma ...