1. I papà di famiglia del paesello


    Data: 28/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: versatile_vr, Fonte: Annunci69

    ... Saro, che oramai aveva raggiunto la totale profondità e la massima apertura della mia mia gola e delle mie labbra attorno a quel bastone venoso ed aveva preso a stantuffarmi come impossessato dal demonio, sentire parlare mio padre in quel modo, sentirlo addirittura reclamare un diritto di prelazione nei miei confronti, in quanto suo figlio, per un istante mi restituì un certo trasporto nei suoi confronti. Che si trattasse del mio culo o della mia gola, era innegabile che per una volta in vita sua era interessato a qualcosa di mio…Ecco, proprio quando stavo riflettendo su questa tenera riscoperta di un rapporto padre e figlio, un dolore lancinante mi attraversò dal buco del culo su fino al cervello. Volevo morire. In un solo colpo, quello che doveva essere il cazzo di mio padre, senza preliminari né accortezza alcuna, era entrato in un sol colpo nel mio culo vergine. La spinta fu talmente grande che riuscì a farmi ingoiare ancora più a fondo il cazzo di Saro, già pericolosamente infossato nel mio esofago. Ero praticamente impalato, tra gola e culo, da due cazzi avidi del mio corpo, determinati a farsi strada nelle mie viscere, come se dovessero rincontrarsi a metà strada. Dopo le prime stantuffate nel mio culo, mi scattò in testa una strana sensazione, una sorta di resa incondizionata alla supremazia virile, alla dominazione di quei maschioni, che rivendicavano il controllo su di me, sul mio corpo, per soddisfare i loro più bassi istinti. Non appena il mio culo si arrese, ...
    ... un piacere infinito si sprigionò dall'ano su per la schiena, fino alle punte dei miei capelli. Stavo rinascendo, vibravo sotto i colpi di un doppio assalto martellante, e diventavo altro da me. Li sentivo ansimare, insultarmi, odoravo il loro sudore, i loro umori, e poi tutti i rumori dei corpi che sbattono, che sfregano, della mia gola che gorgogliava come un lavandino sul punto di otturarsi. Qualcuno prese le mie mani, la destra e la sinistra, per far afferrare loro qualcosa, due randelli duri, tozzi, caldi e nodosi. Non ci volle molto a capire che, mentre ero impalato davanti e dietro rispettivamente da Saro e da mio padre, ai miei lati Arturo e Beppe reclamavano giustamente anche loro un minimo di soddisfazione delle loro voglie. E fu così che presi a segare quegli altri due maschioni, mentre godevo l'attacco coordinato alla mia bocca e al mio culo.
    
    Quando Sarò accelerò il suo ritmo, capii che c'eravamo quasi. E la sua foga condizionò pure mio padre, che incominciò anche lui ad assalirmi da dietro più velocemente e ancora più a fondo. I due grugnivano come due animali, incoraggiati dagli altri loro due amici, che, a loro volta, sollecitati dalle mie mani e spettatori di quel doppio stupro, erano prossimi a venire, lo sentivo dalle vene turgide che correvano attorno ai loro cazzi durissimi.
    
    Fu un crescendo spettacolare. Mio padre fu il primo a venire, cacciando fuori una sorta di ululato, e sbattendomelo dentro con un impeto che mi fece quasi trafiggere l'apparato ...