1. Dangerboy - capitolo 2 di 2


    Data: 28/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... consisteva in formaggio, crackers e lattine fredde di coca cola. La lattina di Willy scoppiò quando l’aprì e gli colpì faccia e camicia. Ritornammo alla stalla dopo le 3. Mentre i cavalli si rinfrescavano, io cominciai a sentire dolore alle gambe ed all’inguine. Mi dolevano tutte le ossa. Quando lo dissi Cris rise dicendo che l’avrei sentito per alcuni giorni. Da parte sua Cris non sembrò risentirne affatto mentre Willy camminava in maniera strana.
    
    Ritornammo a casa di Willy verso le 4.Entrammo e crollammo sul divano. Io mi strofinavo le cosce.
    
    “Tu lo fai spesso?” Chiesi.
    
    “Mediamente una volta al mese. Finirà di farmi male tra qualche ora.” Sorrise. “Tu non so.”
    
    “Grazie. Ora cosa facciamo?”
    
    “Sei affamato?”
    
    “Sì.”
    
    “Hai soldi?”
    
    “Un po’.”
    
    “Abbastanza per una pizza?”
    
    Estrassi il portafoglio e contai: “Sì.”
    
    “Tu paghi la pizza ed io darò la mancia.”
    
    “Bene, ma tu dovrai ordinarla.”
    
    Lo fece e mentre aspettavamo guardammo la televisione. La pizza arrivò, la mangiammo, poi tornammo sul divano e Willy si sdraiò con la testa sul mio grembo. Mentre guardavamo la tv io facevo correre pigramente le dita tra i suoi capelli. Non avevo mai sentito niente di così morbido e liscio.
    
    “Carlo?” Disse piano.
    
    “Hmm?” Io stavo quasi sonnecchiando grazie alla pizza ed alla televisione.
    
    “La mamma lavora fino alle nove.”
    
    “Uh-hu.”
    
    Passarono alcuni minuti.
    
    “Carlo?”
    
    “Hmm?”
    
    “Vuoi vedere la mia stanza?”
    
    “Sì, ok.”
    
    Willy si alzò ed allungò una ...
    ... mano per aiutarmi ad alzarmi. Io la presi.
    
    “Hai freddo?” Gli chiesi perché la sua mano tremava.
    
    “No, sto bene.
    
    Andammo nella sua stanza. Era piccola, il letto ne prendeva la maggior parte. Il pavimento era coperto soprattutto da vestiti sporchi. Willy si allungò sopra il letto e chiuse le imposte.
    
    “Cosa ne pensi?” Chiese.
    
    “Accogliente.”
    
    “Sì, piccola ma accogliente.”
    
    Tirò giù la mia testa e mi baciò. Sempre con le labbra sulle mie mi spinse contro il muro ed armeggiò con la mia maglietta. Si tirò indietro e me la alzò. Io alzai le braccia per aiutarlo e la maglietta venne via.
    
    La lasciò cadere sul pavimento e poi mi baciò il collo, il torace, i capezzoli.
    
    “Willy…” Cominciai.
    
    “Tranquillo!” Bisbigliò severamente. Mi avvolse con le sue braccia e precipitò indietro sopra il suo letto, tirandomi giù con lui. Un rapido rotolare ed io ero sulla schiena. Scese a baciarmi la pancia e spinse la lingua nel mio ombelico. Le scintille e l'elettricità che attraversavano i miei nervi erano qualche cosa che non avevo mai sentito. Avrei potuto venire subito.
    
    Lui mi guardò sorridendo birichinamente, poi slacciò il bottone dei miei jeans. La zip si abbassò subito dopo, poi lui si spostò ai miei piedi e tirò via scarpe e calze. Trascinò giù i miei pantaloni ed io alzai le anche per permettere che venissero via più facilmente. Quando furono sul pavimento, mi alzò la testa e delicatamente tolse l’elastico ai miei capelli facendoli cadere sciolti. Tutto quello che era ...
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