1. Dangerboy - capitolo 2 di 2


    Data: 28/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Il giorno seguente fu il giorno di scuola più lungo della storia. Anche l’ora di italiano, che di solito amo, si trascinò stancamente. Dopo la scuola, attraversando la città, trovai tutti i semafori rossi. Quando finalmente arrivai davanti al suo liceo, erano solo le 3 e 20, ma Willy era là ed attraversò il prato per venire da me.
    
    “Ehi” Disse entrando in macchina.
    
    “Ehi” Gli risposi.
    
    Girai la macchina e ritornai verso il centro commerciale.
    
    “Bene” Disse: “Se questo è un appuntamento, chi è che paga?”
    
    “Cosa vuoi dire?”
    
    “Quello che ho detto. Non è un vero appuntamento a meno che uno di noi non paghi per l’altro.”
    
    “Oh. Che ne dici se io pago per te e tu paghi per me?”
    
    “Direi che funziona.” E sorrise perfidamente. “Ed io ho veeeramentee fame.”
    
    Arrivammo alla gelateria che era ad un isolato dal centro commerciale. In breve avevamo davanti tutti e due un sundae caldo al caramello enorme. Io una Sprite e Willy una Coca cola. Parlammo di film, di scuola e di tante altre cose. Tutto sommato ci stavamo divertendo.
    
    Quando la conversazione cominciò a perdere vigore, Willy guardò tristemente il suo sundae quasi vuoti nel piatto e disse: “Che ora é?”
    
    Guardai il mio orologio.
    
    “Le 5 e 30.”
    
    “Fra poco me ne devo andare. Mamma avrà preparato la cena e odia quando arrivo in ritardo.”
    
    Mi guardò e disse: “Io non voglio ancora andare a casa. Non voglio aspettare ad un altro giorno intero prima di vederti.”
    
    “Gradiresti mangiare con noi?”
    
    Lui ...
    ... sorrise.
    
    “Sì, pensi che si possa fare?”
    
    “Lo posso scoprire.”
    
    Andai al telefono pubblico e chiamai casa. La mamma disse che stava bene ed io tornai al tavolo.
    
    “Da questa parte va bene. E tua mamma?”
    
    “Mia mamma non sarà a casa fino alle nove. Di solito mi preparo io la cena.”
    
    “E tuo papà?”
    
    “È in Francia con la mia matrigna. E tuo papà? Non parli mai di lui.”
    
    “È morto due anni fa in un incidente stradale.”
    
    “Oh. Mi spiace.”
    
    “Non ti preoccupare. È stato due anni fa. Ormai mi sono abituato.”
    
    “Ti manca?”
    
    “Sì. Talvolta mi sembra di sentirlo tornare a casa la sera.”
    
    “Com’è accaduto?”
    
    “Un incidente stupido. Un ragazzo ubriaco lo ha investito ed è scappato.”
    
    “Terribile.”
    
    “Vero. Ma... la vita continua. Io sono ancora qui, la mamma è ancora qui e mio fratello è ancora è qui. Abbiamo dovuto adattarci, abbiamo perso lui, ma noi dobbiamo vivere, sai?”
    
    “Non so se riuscirei a sopportarlo.”
    
    “Sarà meglio che ce ne andiamo.”
    
    La camminata verso casa fu silenziosa, ma era un silenzio piacevole. La cena fu senza incidenti. Mamma chiese le solite cose che chiedono le mamme e Willy si comportò ammirevolmente. Dopo la cena e finita la conversazione, Willy ed io andammo nella mia stanza.
    
    “Bella stanza” Disse Willy.
    
    “Mi piace.”
    
    “Mi piace la tua famiglia. Sembrate molto uniti.”
    
    “Lo siamo.”
    
    Feci partire della musica.
    
    “Carlo!” Chiamò la mamma ai piedi della scala.
    
    “Sì?”
    
    “Vado a fare la spesa. Hai bisogno di qualche cosa?”
    
    “Sì, della ...
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