Dangerboy - capitolo 2 di 2
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... carta.”
Poi dalla sala New gridò: “Posso venire?”
La mamma gli gridò: “Me ne sto andando.”
New si precipito giù per gradini ed i due partirono.
Willy aveva un’espressione incuriosita sulla faccia, poi chiese: “Cosa stiamo ascoltando?”
“Ravel. Concerto numero uno per pianoforte.”
“Ti piace la musica classica?”
“Sì. Molto.”
Willy ascoltò in silenzio per alcuni minuti, poi disse: “Penso che sarà così anche per me.”
“Crescerà in te.”
Mi guardò stranamente, poi disse: “Parlando di crescere...” Mi si avvicinò, tirò in giù la mia testa e mise le sue labbra sulle mie.
Dopo un momento sentii la sua lingua e risposi con la mia. Restammo fermi per quella che sembrò un’eternità. Alla fine ci separammo. Ci guardammo l'un l'altro per un momento, poi lui mi circondò con le sue braccia, pigiò il suo corpo contro il mio ed appoggiò la testa sulla mia spalla.
“Carlo…” Bisbigliò: “Mi piace la tua famiglia e voglio incontrare il tuo amico.”
“Sei sicuro?” La mia voce si incrinò.
“Sì e quando mi presenterai voglio che tu dica che sono il tuo ragazzo.”
Lo strinsi con forza.
“Nessun problema, Dangerboy.”
La settimana passò. I giorni di scuola si trascinarono e le sere volarono. Willy ed io passammo insieme ogni momento possibile. Andammo al cinema, a mangiare hamburger, a pattinare, e poi fu venerdì.
Eravamo nella mia stanza seduti sul pavimento a giocare alla Play. Come al solito io stavo perdendo e perdendo male. Non aiutava il mio morale il ...
... fatto che Willy tenesse una radiocronaca sulla mia mancanza di abilità. Quando alla fine fu evidente che avrei perso, gli lanciai il joystick.
“Ok, hai vinto, io abbandono.”
“Avevo già vinto da mò. Stavo solo prolungando l'agonia.”
“Quello che vuoi.”
“Sono sorpreso che tu non riesca a giocare meglio. È di tua proprietà. Non ci giochi mai.”
“Sì, sono una schiappa, ok?”
Lui guardò il suo orologio.
“Quando ha detto che arriverà?”
Guardai l’orologio sul mio letto
“Fra un’ora e mezza.”
“Vorrei che fosse già qui.”
“Sei nervoso?”
“Sì, un po’. Voglio dire, e se non gli piaccio?”
“Gli piacerai.”
“Ma se non fosse così?”
“Allora organizzeremo un appuntamento in coppia con lui e Gianna.”
Lui rise.
“Seriamente” Dissi: “Non c'è alcuna ragione di essere preoccupato. Roberto è un ragazzo a posto. Gli piacerai.”
Sorrise col suo sorriso sghembo.
“Forse se mi baci non sarò così nervoso.”
Mi chinai come per baciarlo, ma lo spinsi sulla schiena e rotolai su di lui, posato di traverso sul suo torace, appoggiato ad un gomito, guardandolo in faccia.
Lui stava tentando di non ridere.
“Willy, hai gli occhi più belli che abbia mai visto.” E lo baciai.
Lui rispose al baciò. Le nostre lingue di intrecciarono, mise le braccio intorno a me e mi strinse. Mentre lo faceva sentii la sua mano scivolare sulla mia schiena, le sue dita scesero sotto la cintura dei miei boxer e poi il campanello suonò.
Allontanai la faccia dalla sua.
“Sarà ...