Dangerboy - capitolo 2 di 2
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... cosa che ti devo dire.”
“Di cosa si tratta?” Sembrò interessata.
“Te lo dirò subito. Io sono gay.”
Mi guardò per un momento, poi, sotto voce, disse: “Oh.”
Aspettai per qualche momento, poi: “Tutto qui? Oh?”
“Mi spiace. Non me l’aspettavo. Um... Entra, siediti” Indicò il suo letto.
“Non sapevo come trovare un modo migliore per dirtelo.”
“No, va bene. Probabilmente è meglio essere diretti. Um... Quando è successo?”
“Sono sempre stato gay. Non riuscivo ad ammetterlo fino a un paio di mesi fa.”
“Oh. Um, non so cosa dire.” Lei salvò il suo foglio di calcolo e spense il computer.
“Bene” Dissi: “Dimmi cosa stai pensando.”
“Mi sto chiedendo come è successo. Voglio dire, non so se poteva servire a qualche cosa ma non posso fare a meno di chiedermi se avrei dovuto risposarmi. Sarebbe accaduto questo tu avessi avuto un modello maschile? Mi sento... Mi sento indifesa.”
“Nessuno ha fatto niente. Io sono così.”
“Lo so.” Fece un profondo respiro e poi: “Possiamo parlarne domani mattina? Ho bisogno di pensare.”
“Sì. Possiamo.” Mi alzai ed andai alla porta.
“Carlo.” Mamma si alzò, mi si avvicinò e mi strinse: “Sai che qualunque cosa accada, io ti amo.”
“Grazie, mamma. Avevo bisogno di sentirmelo.”
La abbracciai poi ci dividemmo ed io andai nella mia stanza.
Chiamai Roberto e parlammo per un paio d’ore.
Non dormii molto bene quella notte.
Quando scesi la mattina seguente, mamma era già in piedi. Mi guardò, sorrise.
“Che brutta ...
... cera.”
Le sorrisi.
“Che occhiaie! Dormito bene?”
“Nemmeno un po'. E tu?”
“Non molto. Pensando a me?”
“Sì. Andrà tutto bene, Carlo. Ho solo bisogno di un po’ di tempo per abituarmi. Io sono ancora tua madre e tu sei ancora mio figlio. Nulla può cambiare questo.
Ci sono solo alcune presupposti di base della mia vita che hanno bisogno di essere aggiustati.”
“È quello in cui speravo. Grazie per averla presa così bene.”
“Pensi che dovremmo dirlo a New?”
“Dire cosa a New?” Chiese lui entrando intontito nella stanza.
“Dire cosa a New?” Chiese di nuovo poiché nessuno di noi aveva parlato.
Io mi sedetti alla tavola.
“Si tratta di me, New.”
“Che cosa, sei ammalato o qualche cosa del genere?”
“No, io sono gay.”
“Oh. Abbiamo del Rice Krispies?”
Lo guardai incredulo.
“Allora? Io ti dico che sono gay e tu chiedi Rice Krispies?”
“Quindi tu sei gay. Chi se ne frega?”
Lo guardai per un momento, poi cominciai a ridere. Non potevo farne a meno. In breve ero sdraiato sulla schiena sul pavimento, ridendo come non avevo mai riso prima. La situazione non era così divertente, ma sentivo di doverlo fare, anche la mamma stava ridendo.
Quando finalmente la risata cessò e mi fui ripreso dalle convulsioni, mi sedetti su di una sedia. Guardai New, guardai mia madre.
“Sapete, sono fortunato ad avere voi due.”
New non alzò lo sguardo dai suo cereali.
“Sicuro, è una cosa eccellente.”
La mamma sorrise e mi diede della frutta.
Poi New alzò ...