Dangerboy - capitolo 2 di 2
Data: 28/12/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... crema anti-funghi?”
“Cosa? Oh, Carlo, sei tu?” Mi sentii come se il sole si fosse fatto largo tra le nuvole.
“Come stai?”
“Fino ad un minuto fa ero addormentato. Che ora è?”
“Quasi le nove. Indovina quello che ho fatto.”
“Ti sei svegliato presto e hai deciso di svegliarmi.”
“No. Tenta di nuovo.”
“Non sei andato a letto e hai deciso di svegliarmi.”
“Sbagliato di nuovo. Ho fatto coming out.”
“Tu cosa?”
“Ho fatto coming out. Ho detto a mia madre e mio fratello che sono gay. Ho anche detto che usciamo insieme.”
“L’hai fatto?” Sembrava un po' sorpreso: “Come l’hanno presa?”
“Abbastanza bene. New non è rimasto impressionato ma per mia mamma è un po’ più difficile. Comunque le passerà.”
“Wow. Sono entusiasta. Quindi hai detto qualche cosa anche di me?”
“Sì. Lei pensa che sei un ragazzo molto bello.”
“Veramente? Tu pensi che io sia un bel ragazzo?”
“No, io so che sei molto più di quello.”
“Ok, quindi non ci sono stati problemi. Andiamo a festeggiare?”
“Sicuramente. Cosa potremmo fare?”
“Ci pensiamo. Io mi vesto. Tu viene a prendermi.”
“Sì, signore.”
“E non fare quel tono di voce.”
“Devi essere pronto quando arrivo.”
“Lo sarò.”
Quando mi fermai davanti a casa sua, Willy non venne fuori correndo come faceva di solito. Aspettai un momento, poi spensi il motore ed andai alla porta. Sua madre aprì.
“Tu devi essere Carlo” Disse. Aveva l’aspetto di qualcuno che era stata colpita duramente dalla vita. Doveva essere ...
... stata carina una volta, ma ora lei sembrava solo provata, s. Se così si può dire.
“Buon giorno. Sì, io sono Carlo. Willy c’è?”
“L’ho mandato a prendere il latte. Ritornerà fra qualche minuto. Non entri?”
Entrai. L'appartamento era piccolo ma bene tenuto e con mobili raffinati. Non c'era lusso, solo uno stereo ed un piccolo televisione senza videoregistratore, niente Nintendo, niente Play Station.
“Bella casa.” Dissi.
“Grazie. Non è molto, ma è una casa. Vuoi della coca cola?”
“Sì, grazie.”
Andò in cucina, che era poco più di un’apertura nel muro, e ritornò con una lattina di coca cola.
“Sono così contenta che Willy ti abbia incontrato. Tu hai avuto un grande effetto su di lui. Non l’ho mai visto così felice da quando era piccolo.”
“Realmente?”
“Avresti dovuto conoscerlo un anno fa. Pensavo non fosse capace di sorridere.”
“Stiamo parlando dello stesso Willy, alto un metro e sessanta e biondo, che salta come un grillo?”
“Quello, quello. Quando venne a vivere con me l'anno scorso, era sempre impaurito. Lui e suo padre avevano litigato. Ecco perché ora è qui. Gli era così affezionato.”
“Qual’era il problema?”
“Non dovrei dirtelo. Forse Willy te lo dirà una volta o l'altra, ma a me non l’ha ancora detto. Me lo ha detto suo padre. Guardando indietro non so perché ho sposato quell’uomo.”
“È stato perché lui è gay?” Poi il mio cervello si rese conto di quello che avevo detto e mi sarei dato dei pugni in testa.
“Quindi te l’ha detto. È un ...