1. Dangerboy - capitolo 2 di 2


    Data: 28/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... poi scivolai fuori dei miei boxer ed entrai nella doccia.
    
    Dopo avere fatto colazione chiamai Willy.
    
    “Pronto?” Era sua madre.
    
    “Ciao. Posso parlare con Willy?”
    
    “Oh, ciao Carlo. Solo un minuto.”
    
    Io aspettai un momento.
    
    “Qui è la Casa dell’hamburgher. Posso prendere la sua ordinazione” Era Willy.
    
    “Tu mi stai prendendo in giro un po’ troppo, Dangerboy.”
    
    “Sì. E farò in modo di prenderti in giro anche di più. Oggi, per esempio.”
    
    “Cosa hai in mente?”
    
    “Stavo pensando di prendere l'autobus e venire da te, batterti come al solito a qualche videogioco, poi se avremo tempo, potremo prenderci cura di quella cosa che non abbiamo fatto ieri sera.”
    
    “Quella cosa che non abbiamo fatto...? Oh, sì. Ok. Mi piace. Mamma e New saranno via tutto il giorno. New aveva in ballo qualche cosa a proposito dell’atletica.”
    
    “Allora forse potremmo ignorare i videogiochi.”
    
    “Dai Willy, sei un ragazzo piuttosto birichino.”
    
    “No, io sono un bel ragazzo birichino.”
    
    “Non posso discuterlo. Quanto tempo ti ci vorrà per arrivare qui?”
    
    “Circa un'ora. Forse un po’ meno.”
    
    “Bene, cerca di muoverti.”
    
    “Sto arrivando.” Ed appese.
    
    Esplorai tutta la casa per essere sicuro che la mamma e New se ne fossero veramente andati, poi andai nella mia stanza. Mi tolsi tutti i vestiti eccetto i boxer ed aspettai che Willy arrivasse.
    
    Un’ora più tardi lui suonò il campanello, aprii, lui entrò e chiuse la porta dietro di sé.
    
    “Ehi.” Disse: “Che bella visione.”
    
    “Tu mi hai detto ...
    ... che ti piaccio nudo.”
    
    “Non sei nudo.”
    
    “Non posso aprire la porta nudo.”
    
    “La porta è chiusa.”
    
    “Sì, e quindi?”
    
    “Oh, nulla.”
    
    Lo tirai a me e ci baciammo. Lui strofinò le sue mani su e giù sulla mia schiena, nei miei boxer e sulle curve del mio sedere.
    
    “Perché non andiamo nella mia stanza?”
    
    Andammo nella mia stanza e chiusi la porta dietro di noi. Poi scivolai fuori dai miei boxer.
    
    “Meglio?” Chiesi.
    
    “Sì. Quindi, uh, cosa dobbiamo... fare?”
    
    “Quello che tu hai fatto a me.” Dissi e cominciai a sfilargli la t-shirt dalla testa. Il suo torso era bianco come un foglio. Aveva muscoli poco definiti. Era scheletrico, potevo contargli le costole. Non aveva peli sotto le braccia.
    
    “Lo farai gentilmente, vero Carlo?” Chiese sottovoce.
    
    “Non ti farei mai male.” Gli slacciai la cintura mentre lui calciava via le scarpe. Inginocchiandomi di fronte a lui, sbottonai ed abbassai la zip dei jeans, poi li feci scivolare giù per le gambe. Lui ne uscì. Con le dita del piede spinse via le calze. Era di fronte a me con indosso solamente degli slip blu con una cintura bianca ed una sottile catenina da caviglia d’argento.
    
    “Sei così perfetto!” Sospirai.
    
    Esalò qualcosa come ‘All’inferno!’ e spinse in giù gli slip.
    
    Ora eravamo ambedue nudi. Il suo pene già semi eretto era lievemente più piccolo del mio ed era sovrastato da un piccolo cespuglio di peli scuri. Le sue palle erano senza peli ma di una buona taglia.
    
    Gli baciai l’ombelico e lui rise. Misi le mani ...