1. Le foto di mia moglie 4


    Data: 19/12/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... abitualmente, non si erano mai verificate.
    
    Più tardi, verso le 11.00, Giovanna si alzò dalla scrivania per andare in bagno e fu subito seguita da Clara; quando capì che l'amica era sulla tazza a fare la pipì, aprì la porta.
    
    “Scusa” le disse, poi, con ammirazione, la guardò tra le cosce e sorprendendo Giovanna, prese della carta igienica e gliela passò.
    
    Giovanna si rialzò, si tirò su le mutandine e giù il vestito, mentre Clara faceva il contrario.
    
    Poi si sedette a sua volta sulla tazza e svuotò la vescica, senza curarsi dell'imbarazzante scroscio che ne seguì.
    
    Mia moglie, quindi, si sentì in dovere di ricambiare la cortesia della carta igienica e, una volta ricomposta, uscirono assieme.
    
    “Penso che Federico ti abbia riferito di quello che ci piacerebbe fare; non ci aiuteresti?” domandò Clara.
    
    Al che Giovanna: “Cosa dovrei fare: lasciarvi la casa?”
    
    “No, sempre che a te non dispiaccia, avrei pensato di realizzare, tutti e tre assieme, la mia sodomizzazione; tu hai già fatto questa esperienza e potresti guidarmi, farmi da maestra, che ne dici? Dai pensaci un attimo e poi me lo fai sapere.”
    
    Giovanna rimase un po' interdetta da quella richiesta, ma, tutto sommato, si sentiva intrigata da quella cosa.
    
    Andò con la mente a tanti anni addietro, quando, con una sua compagna di liceo, ebbe un'avventura saffica. Per vero me ne aveva messo al corrente prima del matrimonio, ma io non ci avevo dato peso.
    
    Ora lei si sentiva combattuta tra quel piacevole ricordo ...
    ... ed accettare la proposta di Carla, che, in fondo, poteva servire a verificare, se quel tipo di rapporto potesse ancora interessarla.
    
    Mi riferì tutto questo e aggiunse che l’indomani le avrebbe dato una risposta.
    
    Capii anche che non era né il momento né la serata per chiedere altro; voleva restare da sola a riflettere per decidere, però il tutto mi confermava che l’incontro a tre ci sarebbe stato. Bisognava solo dar tempo al tempo.
    
    La mattina successiva in ufficio non arrivarono né telefonate né messaggi da nessuna delle due.
    
    Dovevo aspettare; sapevo che se il gioco era passato in mano a mia moglie, non dovevo né dimostrare ansia né chiedere troppo, altrimenti avrei ottenuto l’effetto contrario.
    
    A casa, quel giorno ritornai per primo ed era strano, in quanto Giovanna non mi aveva avvertito del suo ritardo.
    
    Ritornò ben oltre le 19.00 con tre o quattro buste del supermercato e capii che la spesa l’aveva fatta insieme a Clara.
    
    “Oggi ho accettato di aiutarvi” esordì.
    
    La liberai dalle borse e la presi tra le braccia, in segno del mio affetto ed assoluta riconoscenza.
    
    La baciai e lei rispose al bacio con la stessa intensità di sempre.
    
    “Vuoi sapere come è andata?” mi chiese.
    
    “Se ti fa piacere?” risposi.
    
    "Oggi sono stata io a seguirla in bagno. Credo mi stesse aspettando. Sono entrata e ho chiuso la porta a chiave. Mi sono fermata davanti a lei, che si è abbassati insieme jeans e slip e, guardandomi, con occhi da gatta affamata di sesso, si è messa ...
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