Le foto di mia moglie 4
Data: 19/12/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
Ritornammo a casa la domenica nel tardo pomeriggio.
Lei svuotò il borsone dai panni sporchi e li mise in lavatrice.
Io in cucina stavo mettendo su la macchinetta del caffè, quando lei mi raggiunse.
Mi venne da dietro e mi abbracciò. Mi girai e la baciai in bocca: un bacio tenerissimo, le labbra appena poggiate sulle sue.
“E allora?” feci la stessa domanda di sabato notte.
“Allora?” ripeté lei; poi, guardandomi negli occhi,
“Credo, che ti debba ringraziare per avermi permesso di conoscere un altro uomo. Tu sei stato il primo e, fino a sabato, l’unico, ma forse ho sempre avuto il desiderio, il rammarico di non aver avuto qualcuno prima di te. Spero solo che questo fatto non metta in crisi tutto quello che abbiamo costruito insieme”.
L’abbracciai di nuovo e teneramente le dissi che ero felice e che quella esperienza poteva costituire l’inizio di una nostra seconda gioventù.
“Ma ti è piaciuto davvero?” chiesi
“Sì, non solo per il fatto fisico, ma principalmente per quello mentale. Il sentirmi desiderata da un altro mi ha fatto sentire ancor di più femmina”.
“Ti ha spogliata lui?"
“No mi sono spogliata da sola, mentre ballavamo e ho abbassato anche i suoi pantaloncini. Quel contatto mi ha creato un'eccitazione diversa da quella che generalmente c’è tra me e te”.
“Clara ti ha fatto godere?” volle sapere
“Sì, molto; era una novità anche per me, devo dire che ci sa fare, anche se… Lo sapevi che non l’ha mai preso dietro; è una pratica che ad ...
... Antonio non piace.”
“No, non lo sapevo, d'altronde, io e lei, pur essendo amiche e colleghe, non siamo mai state tanto intime da confidarci queste cose”.
Restò un attimo pensierosa, poi:
“Ho capito; vuoi il suo culo?”
"Mica sei contrariata da questo mio desiderio?" domandai
"No, ma devi vedertela da solo, non so come aiutarti e, con un pizzico di amarezza, non voglio aiutarti. Ti do il suo cellulare e le parli. Sai, quando sabato pomeriggio sei uscito dal salotto, per un attimo mi sono sentita abbandonata, poi ho capito il perché del tuo allontanamento e te ne sono grata. Credo che se tu fossi rimasto lì a guardarmi, non sarei riuscita a sbloccarmi, invece mi sono lasciata andare e….come hai visto, poi è stato tutto quasi naturale".
“Sei una donna fantastica, sono davvero fortunato di averti al mio fianco. Sono stato ad un passo dal rompere quell’incantesimo, ma poi ho capito che non era giusto, soprattutto per te; non era giusto che la bellezza del tuo corpo e l’intensità del tuo animo non fosse condivisa anche da altri: sono felice”.
Non mi rispose, ma, dai suoi occhi, compresi che era contenta per quello che le avevo detto.
Abbiamo dormito abbracciati, uniti, senza fare l’amore, ma vogliosi l’uno dell’altro.
La mattina dopo uscimmo assieme: io per recarmi al lavoro e lei per andare al suo.
Mancavano pochi minuti alle 10.00, quando il bip-bip del telefono mi annunciò un messaggio.
Era Giovanna; mi comunicava "tutto ok" con accluso un numero di ...