1. Le foto di mia moglie 4


    Data: 19/12/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... cellulare e "Chiama fra qualche minuto; che c’è pausa caffè".
    
    Ebbi quasi un ripensamento; perché si era rifiutata di aiutarmi? Era gelosa, contrariata oppure d'avvero non se la sentiva?
    
    Comunque io volevo e dovevo portare a termine quello che avevo iniziato il sabato al mare.
    
    Mi spostai dalla mia scrivania e fuori, sul terrazzo, composi il numero.
    
    Squillò tre o quattro volte, poi mi rispose.
    
    “Pronto?”
    
    “Ciao, sono Federico, come stai?”
    
    “Bene, c’è Giovanna a due passi da me, come mai questa telefonata?” chiese
    
    “Dovresti immaginarlo, non credi? Non ricordi quello che mi sussurrasti all’orecchio l’altro giorno?”
    
    Un attimo di silenzio, poi “Si certo, ma non voglio parlarne per telefono.”
    
    “E’ il tuo numero questo?” Al mio sì:
    
    “Ti chiamo io, appena posso. Devo chiudere. Ciao”.
    
    Ritornai alla mia scrivania, ma fino all’ora di pranzo non riuscii a combinare un bel niente.
    
    Mi chiamò pure Antonio per salutarmi e mi disse che dovevamo riorganizzare, che erano stati bene con noi e che Clara non faceva altro che parlare di me.
    
    Seppur lusingato, avrei voluto sentirlo dalla diretta interessata, ma durante la telefonata del mattino non aveva accennato a nulla.
    
    Ci salutammo con la promessa di un caffè assieme, al più presto.
    
    Tenevo una pratica rognosa da sbrigare, ma ero fermo senza riuscire a chiuderla.
    
    Il pomeriggio passò così senza nessuna telefonata.
    
    A casa, Giovanna: “L’hai chiamata?”
    
    “Sì, doveva richiamarmi, ma non l’ha fatto.” ...
    ... risposi
    
    “Lo farà, dalle il tempo di trovare il coraggio”
    
    “Ti ha detto qualcosa?” chiesi
    
    “No, nulla, ma sono sicura che è interessata... intuizione femminile” disse
    
    La questione fu chiusa lì, anche perché mi sembrava indelicato ed inopportuno insistere.
    
    Quella sera, dopo cena, cominciai a fare le mie più intriganti avance, cui Giovanna non si era mai sottratta. Difatti, anche quella sera, ai miei baci seguirono i suoi e le sussurrai provocatoriamente:
    
    ” Cosa vuoi che ti faccia?”
    
    “Andiamo sul letto e te lo spiego” e con uno sguardo da “Vamp” ammaliatrice si alzò dal divano e si avviò in camera.
    
    Immediatamente la raggiunsi. Si fece trovare a pancia in giù sul letto, di traverso, con al fianco il contenitore del gel lubrificante.
    
    “Spogliami e mettimelo in culo” ordinò
    
    Capii che voleva non dimenticassi che il suo culetto doveva essere sempre il primo in classifica.
    
    Inoltre “spogliami” era una parola grossa, giacché indossava solo le mutandine; aiutato dai suoi movimenti, glie le sfilai con la mano sinistra, mentre con l’altra lubrificai il buchetto.
    
    Un brivido le fece venir la pelle d’oca: era il freddo del gel, ma anche l’eccitazione di quel momento.
    
    Prima uno, poi due dita, scivolarono nel culo e subito mi poggiai steso su di lei ed entrai facendola gemere, forse anche di dolore ma, soprattutto, di piacere.
    
    Venni dentro le sue viscere e rimasi ancora conficcato in lei, con il cazzo mezzo tosto, a mo’ di tappo.
    
    Si staccò da me dopo un ...
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