1. Il giardiniere


    Data: 18/08/2018, Categorie: Trans Autore: cavallaTrav, Fonte: Annunci69

    ... tutta risposta mi prese e sollevatami mi mise a pecorina sulla poltrona.
    
    Per un momento ero sollevata e unita a lui solo dal suo cazzo nella mia pancia, fu un godimento assoluto godevo godevo davvero.. quelle sensazioni che poche volte mi succedevano, e che ora una dopo l’altra , mi prendevano, ero stordita da tante sensazioni intense fortissime impensabili.
    
    Mentre mi godevo i miei momenti Giovanni mi mise una mano sul bacino e un'altra sul collo spingendo e tirandomi a lui facendomi piegare,
    
    “ così cosi devi stare così come una cavallina alla monta “
    
    Aggiunse senza smettere di sbattermi, il suo bacino mi sbatteva sul culetto brutalmente, cazzo e palle si schiacciavano dentro di me, mi usava e io godevo del suo usarmi sentirmi cosi presa così cavallina con il suo cazzo dentro con il suo peso sopra
    
    “MMMMMMmmmmmmmhhh!” biascicai
    
    “ si si ancora forte ancora !!” orami senza freni aggiunsi
    
    Ero completamente in balia del suo usarmi non volevo che smettesse ero talmente eccitata che non riuscivo a staccarmi dal suo sbattermi, anzi lo seguivo andando su e giù sbattendo contro di lui, il mio culetto voglioso oramai largo e bagnato era cosi attaccato al cazzo nodoso che mi sembrava tutt’uno con lui.
    
    Giovanni era cosi soddisfatto che grugniva e sbavava come un porco ad un certo punto si piego su di me e cominciò a leccarmi le orecchie ciucciando e infilando la lingua dentro,
    
    “mmmmmhhh siiii cosi cosi mi piace mi piace ...
    ... hhhhhhhhhhaaaaasssssssssiiiiiii!”
    
    Sussurri sulle labbra inconsapevole che al mio mugolare Giovanni si eccitò ancora di più e cominciò a sbattermi furiosamente facendomi quasi urlare, me era troppo e con colpi vigorosi che sembravano aprirmi in due mi riempì di nuovo di sbora la pancia.
    
    Esausto si staccò da me e spostandomi di lato, si lascio cadere sulla Poltrona, intanto dal mio buchetto spanato e largo uscì un rivolo di sbora che mi infracicò le gambe chiuse per far spazio al Sig. Giovanni, il quale mi abbraciò un poco poi mi spinse la testa verso il suo cazzo sgocciolante fradicio di umori e di sbora, non disse nulla ma io sapevo che fare..
    
    Leccai e ingoiai tutto lasciandolo pulito e luccicante, come sapevo piacesse ai miei amici, e il lavoretto piacque e il Sig. Giovanni che si riprese e dandomi mutandine e pantaloncino mi disse,
    
    “ finiremo un altro giorno e visto che sei brava chiederò a suor Maria di mandarti di nuovo…”
    
    Er un tono secco e poco confidenziale più da ordine che da richiesta…. Annuii… vergognosa di quello che era successo e di quello che avevo provato ero fradicia davanti e dietro e il culetto in fiamme per non contare del languore in pancia .
    
    “ si si come vuole lei… come vuoi tu”
    
    dissi un po’ più sciolta! dissi sistemandomi le mutandine, e i pantaloncini.. che impertinenti salirono lasciando un po’ le chiappe scoperte…
    
    “ adesso vai, che sennò ricomincio” disse il sig. Giovanni sculacciandomi amichevolmente, e io scappai.. scappai via da quel posto che mi aveva cosi travolto ...
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