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Il cielo di fine novembre
Data: 08/12/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... corpo, giù fino al mio inguine. Ora lui era tutto mio ma quello di cui non mi rendevo conto era che avrei fatto qualsiasi cosa mi chiedesse di fare. Gettai da parte la camicia mentre lui guardava con occhi affamati e la sua mano scivolava lentamente su e giù lungo la lunghezza impressionante del suo attrezzo magnifico. Sembrava incredibilmente duro, quasi dolorante, e non ci potevo distogliere gli occhi. “Sapevo che stavi guardando.” Finalmente disse. “Non pensavo che lei ti scoprisse o fosse tanto arrabbiata. Lei è una vecchia troia, ad ogni modo.” “Uh uh,” Fu tutto quello che riuscii a dire. “Mi piace essere guardato.” Ammise. Io ero tra le sue gambe aperte con le mani sulle sue gambe. Sentivo il calore che emana dal suo inguine come un forno. “Toccami le palle.” Erano incredibilmente calde e pendendo mi impedivano la vista del buco del culo. Chiuse gli occhi in estasi quando le toccai. Poi mise una mano sulla mia spalla e lo sentii spingere. Voleva che mi piegassi ed io lo feci sino a che le sue palle furono vicine alle mie labbra. “Leccale!” Bisbigliò. Avevano un odore muschiato che trovavo eccitante. La mia lingua le colpì leggermente e lo sentii gemere. Gli leccai e succhiai le palle godendo del contatto e della loro consistenza. Avidamente tentai di prenderle ambedue in bocca, ma scoprii che non riuscivo. Dovevo prenderne una alla volta. Il suo cazzo era posato sodo e lungo sulla sua pancia, io non riuscivo a ...
... distoglierne gli occhi. Era uno di quei grossi cazzi con una grossa corda che corre lungo la parte inferiore. Il suo sedere era all’altezza del mio mento. Di tanto in tanto strisciavo la lingua più in basso sotto le palle per passarla leggermente sull'orlo del buco del culo. Quando lo facevo lui si scuoteva e gemeva. Respirava affannosamente e mi teneva stretta la testa. Io volevo assaggiare il suo uccello. “Oh, sì!” Gemette. Glielo presi in mano e sbarrò gli occhi blu guardandomi con desiderio. Era grosso e più lungo del mio. Lo portai alle mie labbra. Sulla testa c’era una goccia chiara di liquido pre seminale; la leccai e poi allontanai la lingua. Per un momento fummo legati da questo filo. Senza pensarci ulteriormente e senza vergognarmene presi in bocca il suo cazzo che pulsava ad ogni battito del suo cuore. Era liscio e sodo come un’asta coperta di velluto. Le mie labbra scivolavano su e giù sulla sua testa, poi scivolò più profondamente nella mia gola. “Oh cazzo!” Gemette. “La tua bocca è così morbida.” Teneva la mia testa con ambedue le mani mentre mi usava la bocca. La bava mi gocciolava giù per il mento e sopra il torace. Il rumore del mio succhiare riempiva lo spazio, se qualcuno si fosse avvicinato avrebbe subito capito cosa stava accadendo. Improvvisamente pensai alla donna cotonata e sorrisi fra di me col suo grosso cazzo giù nella mia gola, nonostante il suo potere, io avevo quello che lei voleva. Alzai lo sguardo e guardai il ...