1. L’amore che non ti aspetti.


    Data: 29/11/2023, Categorie: Incesti Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... lui. Non lo vedo più come figlio, né vi è qualcosa che mi faccia desistere, dal desiderare quest’uomo, per me speciale. Sarò sua. Prenderò il suo magnifico cazzo. No, non voglio solo il cazzo, lo voglio. Ne sono innamorata come donna, impazzirei senza di lui.
    
    Sono pazza! Che razza di madre sono? No! No! Non sono pazza. Sono una madre che aiuta il figlio in difficoltà. Mi nascondo dietro questo pretesto. Lo voglio. Ieri ho preso tutto il pomeriggio libero. Sono stata dall’estetista, e mi sono fatta depilare la fica cosicché è liscia come il culetto di un bambino.
    
    Finalmente parto. Durante tutto il viaggio, penso a lui e mi sono preparata a dovere. Ho indossato una gonna abbastanza corta senza intimo, tanto, appena gli metto le mani addosso, non resterà altro che amarci. È la prima volta, che faccio una cosa del genere, ma per il suo amore, sono pronta a diventare la sua schiava. Ecco: il treno entra in stazione e lo vedo. Il cuore mi salta in gola, la fica si bagna, le gambe tremano. Sono come una ragazzina, al primo appuntamento.
    
    Danilo
    
    Finalmente l’attesa è finita, è arrivata, è bellissima, non vedo l’ora di abbracciarla. Il treno si ferma, lei scende. Le corro incontro, ci abbracciamo come due innamorati, che si rivedono dopo tanto tempo. Le nostre labbra si uniscono in un meraviglioso bacio. Ho voglia di lei, il mio cazzo ha un’erezione paurosa, ne sono quasi intimidito. Ci stacchiamo e le chiedo conferma, mentre il mio cuore freme.
    
    «Sei sicura di ...
    ... volerlo?»
    
    Mi guarda ed i suoi occhi sono raggianti di felicità.
    
    «Più di ogni altra cosa al mondo, portami in camera e fammi morire».
    
    I dieci km che ci separano dal mare, sembrano più lunghi del reale. Entriamo nel nostro appartamentino. Appena chiusa la porta, lei mi salta letteralmente addosso. Si inginocchia davanti a me ed estrae il cazzo durissimo. Lo guarda, lo venera, lo prende in bocca, ingoiandone quanto più possibile. Un lungo gemito soffocato esce dalla sua bocca, mentre metà del membro le entra dentro fino in gola. La sollevo, la spoglio, resto piacevolmente sorpreso per il fatto che non indossa intimo e si è depilata. Bellissima. Tuffo la bocca fra le sue cosce e un fiume di piacere sgorga dalla sua ostrica fradicia di umori incontenibili. Mi spoglia in un attimo, si impossessa con decisione del cazzo e, da quel momento, non lo ha mollato più. Per tutta la notte, è stata ripetutamente mia: quando le sono entrato dentro, ho esitato; avevo ancora un rigurgito di paura: e se all’ultimo momento mi avesse detto di no? Invece è stata lei a incitarmi. Mi ha supplicato di non fermarmi, di entrare nel ventre che mi ha generato e di non uscirne mai più. Il primo orgasmo l’ha scossa tutta. Ha tremato come percorsa da una scarica elettrica. Poi è stato piacere allo stato puro per entrambi i giorni che siamo rimasti al mare. Ho mantenuto fede alla mia promessa. Da allora lei è la mia donna. Ci siamo trasferiti in un’altra città, dove nessuno sa che siamo madre e figlio, ma solo ...
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