1. L’amore che non ti aspetti.


    Data: 29/11/2023, Categorie: Incesti Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... Parliamo, ma sono più gemiti che parole. Le nostre bocche non riescono a camuffare il piacere e esso viene evidenziato da ciò che diciamo al cellulare. È lei che parla.
    
    «Mi sto toccando, guardando le foto sul pc del tuo cazzo meraviglioso, e tu?”
    
    Le rispondo con un filo di voce.
    
    «Mi sto segando, con le tue mutandine in bocca».
    
    Sento un gemito.
    
    «Allora ti è piaciuta la mia sorpresa? Sai mi è dispiaciuto che tu sia partito così velocemente: avrei voluto chiederti tante cose».
    
    Le rispondo con voce rotta dall’emozione.
    
    «Lo so, pure io avevo da chiederti tante cose. Ma credo che, oramai, non ci sia molto da aggiungere».
    
    Lei fa un respiro profondo. Poi sento che sta godendo. Me lo conferma, mugolando il suo orgasmo e mi dice che sta ammirando la foto del mio cazzo, che reputa favoloso. Questa sua affermazione, porta anche me a quasi godere. Basito, chiedo la conferma delle sue parole.
    
    «Sei proprio certa che sia meraviglioso? Molte donne non hanno avuto il coraggio di prenderlo dentro, lo trovano smisurato».
    
    Sento un vero e proprio scatto.
    
    «Cosa? Troppo grande? Ma con chi sei stato a fare sesso, amore mio? Lo trovo meraviglioso e non vedo l’ora di sentirlo dentro: al solo pensiero mi bagno».
    
    Le sue parole mi eccitano e mi fanno raggiungere il mio orgasmo, che esplode quando le pongo l’ennesima domanda.
    
    «Quello che dici mi fa morire, sei davvero sicura di volerlo?»
    
    La sua risposta mi fa sborrare.
    
    «Ti giuro che se eri qui, adesso, saresti ...
    ... stato dentro di me a farmi impazzire. Ti voglio, come non ho mai desiderato nessuno, in vita mia».
    
    Sento che sto per godere, per quello che mi ha detto. Mi sego velocemente, poi la invito ad ascoltare il mio grido di piacere, dedicato a lei. Sborro copiosamente. Una serie di schizzi mi frustano e si sparpagliano sul mio petto. Dentro di me, avverto una sensazione di benessere, di appagamento; finalmente sento che i miei guai stanno per finire. Restiamo alcuni momenti in silenzio, poi lei mi dà la buonanotte e chiude la conversazione. Resto disteso, sono svuotato non solo per la sborrata, ma perché sono finalmente riuscito a dirle ciò chi mi tormenta. Non vedo l'ora che arrivi presto venerdì.
    
    Tania
    
    Non so dove ho trovato il coraggio di chiamalo. Forse perché è fuori, forse perché guardavo le sue foto sul pc e mi sono eccitata tantissimo. L’unica cosa di cui sono certa, è che non posso più aspettare: vorrei che fosse già venerdì.
    
    Danilo
    
    Giovedì passa velocemente. Mi tuffo disperatamente nel lavoro. Non voglio pensare a lei. Inoltre voglio risolvere il problema per avere sabato e domenica liberi per lei. La sera ci sentiamo. Parliamo del viaggio. Lei ha consultato l’orario del treno ed arriverà verso le venti. Mi farò trovare alla stazione.
    
    «Porta il pc e la digitale».
    
    Nessuno di noi due, ha detto una parola su quanto successo la sera prima, ma entrambi sapevamo, che la sera dopo sarà speciale.
    
    Tania
    
    Ho passato l’intera giornata del venerdì a pensare a ...
«12...6789»