L’amore che non ti aspetti.
Data: 29/11/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti
... averla data a qualcun altro, il giorno dopo. In pratica non poteva essere certo che fosse lui il padre ed a nulla valsero le mie suppliche. I miei genitori, che lavoravano al nord, mi portarono a vivere con loro. Misi al mondo Danilo. L’ho allevato cercando di essere più un’amica che una madre; sono molto fiera di lui. La mia vita me la sono giocata con quel bastardo. Sono passati ventitré anni, da quel momento e devo dire che è stato meglio così. Ho il mio lavoro, le mie amiche con cui andiamo spesso in giro; ogni tanto, mi sono concessa anche qualche scopata, perché non si può vivere di sole angosce. Tutto è filato liscio fino al giorno che sono andata al mercatino, che si tiene il sabato vicino allo stadio. Curiosando qua e là, mi accorgo che si son fatte le undici, ed ho necessità di svuotare la vescica, per cui ho deciso di tornare a casa. A causa dell’impellente bisogno fisiologico, appoggio in cucina le poche buste che ho, e mi precipito in bagno. Apro la porta e mi trovo mio figlio davanti, nudo.
«Oddio, scusa! Non sapevo fossi qui».
Il mio sguardo cade sul cazzo eretto di Danilo, è enorme. Resto qualche secondo a bocca aperta, non credevo che esistessero membri così grossi. Ne ho sentito parlare, ma credevo fossero appannaggio di chi, per mestiere, facesse il porno attore o di gente di colore. Esco sconvolta e mi infilo dentro la mia camera; avverto un gran caldo: mi sto eccitando! Cazzo, ma è mio figlio! Eppure che bel pezzo di carne si trova fra le gambe. È ...
... passato tanto di quel tempo da quando lo lavavo e non ricordavo fosse tanto dotato; chissà quante ragazze avrà fatto impazzire di piacere. Mi calmo, aspetto che lui esca dal bagno e mi ci infilo a mia volta. Espleto il mio bisogno e, quando mi siedo sul bidet per pulire la passera, le mie mani non riescono a stare ferme: mi devo masturbare per forza, è più forte di me. Mi basta davvero poco ed uno sconvolgente orgasmo mi scuote tutta. Mi lavo ed esco. Vado in cucina per preparare il pranzo e lui, poco dopo, mi raggiunge.
Danilo
Accidenti! Proprio mia madre mi doveva vedere in queste condizioni? Mi asciugo velocemente, vado in camera mia, ma non riesco a far calare la mia eccitazione; alla fine mi sego, pensando al suo meraviglioso culetto, che ho spiato tante volte. Sono così eccitato e sconvolto, che vengo quasi subito. Mi pulisco e vado in cucina, dove lei sta cucinando per il pranzo, cercherò di scusarmi con lei.
«Scusami, mamma, non sapevo che eri tornata, io…»
«No, guarda che sono io che mi devo scusare con te; ho aperto, senza rendermi conto che tu eri dentro».
Ci guardiamo in silenzio e ci mettiamo a ridere.
«Sarà il caso che entrambi la smettiamo di dire di chi è la colpa; è successo, sono contenta di sapere che mio figlio è un bel ragazzo ed è munito di un giocattolo veramente super».
La guardo, lei mi sorride e per me è tutto chiarito. Passiamo il resto della giornata, ciascuno preso dalle cose di sempre, poi, a sera, mi cambio ed esco.
«Ciao, ...