1. L’amore che non ti aspetti.


    Data: 29/11/2023, Categorie: Incesti Autore: pennabianca., Fonte: EroticiRacconti

    ... digitale e mi sono divertito a farle dei primi piani molto intimi, in specie della fica e del culo, che reputo bellissimo. Mi basta poco, e sborro. Poi me ne vado a fare una doccia e mi metto a dormire: sono demoralizzato. La domenica mi alzo tardi, passo la mattina in casa, solo al pomeriggio decido per un cinema; invito anche mia madre, ma lei rifiuta, dicendo che ha altre cose da fare. Quando torno è tardi e mi metto a dormire. Il mattino, quando mi alzo, noto una cosa che ieri sera mi era sfuggita: la digitale sopra il pc. Ero sicuro di non averla usata e anche il pc è messo in modo diverso da come l’ho lasciato. È tardi, devo uscire per andare al lavoro. L’accendo per pochi attimi e trovo, sul desktop, una nuova cartella che prima non c’era, è denominata: “Dedicata a te”.
    
    L'apro e resto basito. Il cazzo mi si gonfia così velocemente dentro i pantaloni, da sbattere sulla scrivania. Tania è in pose assolutamente sconvolgenti. Porca, erotica da morire. Vorrei soffermarmi, ma si è fatto tardi, devo correre al lavoro, chiudo tutto e scappo. Durante il giorno, il tempo non passa mai, poi finalmente arrivano le diciassette. Mi fiondo letteralmente a casa. Lei tornerà più tardi, quindi ho tutto il tempo di gustarmi le foto e cercare di capire, perché mi ha fatto un simile regalo. Quando entro in camera mia, vedo che la digitale è di nuovo sul pc. Lo apro, dentro ci trovo due foto in più che questa mattina non c’erano. Lei è nuda, con indosso solo un reggicalze e calze nere ...
    ... velate, con un pizzo stupendo. Mi gusto le sue foto, mentre il cazzo ha raggiunto un’erezione spaventosa. Mi rendo conto, per la prima volta, delle dimensioni del mio cazzo e capisco il disagio che provano le donne quando se lo trovano davanti. Mi sego, poi ho un’idea. Prendo la digitale e mentre mi sego, scatto delle foto al mio cazzo vicino allo schermo del pc, dove si vede la sua fica oscenamente aperta. Faccio molte foto quando vengo e riesco pure ad immortalare lo schizzo di sborra. Scarico tutto sul pc, seleziono le migliori, le metto dentro una nuova cartella che nomino:
    
    “Per dirti grazie”.
    
    Tania
    
    L’ho sentito andare al lavoro. Ho notato che da quando si è alzato fino a quando è uscito, è rimasto alcuni minuti in più in camera sua. Sicuramente ha visto le foto. Decido che, prima di andare al lavoro, gliene aggiungo altre due foto, che solo ora mi sono venute in mente. Mi vesto con un bellissimo reggicalze e calze con pizzo nero. Scatto le foto e le aggiungo alle altre: sono curiosa di vedere come finisce questa storia. Trascorro una interminabile giornata di lavoro. Quando torno, lui ha preparato la cena, parliamo come sempre del più e del meno, e cerco di capire se ho fatto centro, ma lui non si apre. Guardiamo insieme un breve programma televisivo, poi, con la scusa, che domani si deve alzare presto, va a letto. Cerco di rimanere sveglia e, quando mi rendo conto che si è addormentato, prendo il portatile e lo apro: dentro ci trovo una cartella dedicata a me, ...
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