Il segreto del miliardario - prefazione
Data: 25/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sposato40, Fonte: Annunci69
... persone che nemmeno immagina, e lei forse non lo sa, ma io sono un cliente del suo studio, pur se con nomi fasulli, che riguardano più che altro le mie società, i miei fondi di investimento, e così via. Tutti, nessuno escluso, non fanno altro che dire cose meravigliose sul suo conto, dipingendola come un lavoratore eccezionale, che raggiunge sempre ogni suo obiettivo, e che è in grado di dare tutto sé stesso quando ce n’è bisogno, giusto?”
“Sono gli altri a dirlo, non io, ma comunque, ne sono fiero, grazie” gli risposi, ancora incapace di capire bene cosa cazzo volesse da me.
“Non sminuirti, da quel che ho sentito sei una persona speciale, particolare, e soprattutto hai dei talenti innati che tutti ti invidiano, devi esserne fiero. Sei un vero uomo, e sii orgoglioso di quel che sei”
“Io lo sono, stia tranquillo”
“Gradisce un po’ di whisky?” se ne uscì poi, dopo un paio di secondi di pausa.
“Volentieri, con ghiaccio, grazie” gli risposi, e lui si alzò, sempre sorridente, avvicinandosi ad un tavolino con le ruote, sul quale c’erano alcuni calici e una bottiglia in cristallo inciso, con vicino un contenitore in acciaio, che aprì per prendere con la pinza qualche cubetto, da lanciare in uno dei bicchieri.
“Tenga” disse, avvicinandomi e porgendomi il bicchiere, e io cercai di distogliere lo sguardo da quel corpo fantastico, perfetto, con quella curva dietro che mi chiedevo come fosse possibile avere un culo così rotondo, alto, sodo, che gareggiava in rotondità ...
... col profilo del pacco davanti, assolutamente incredibile.
“Direi che possiamo darci del tu, che ne dice?”
“Dico che è un’ottima idea!” dissi, avvicinando il bicchiere al suo.
Sorrise, e venne a sedersi sul divano anche lui, distante, ma con una posizione che mi dava senso di disponibilità, col bicchiere in mano, e quel sorriso che mi faceva gocciolare il culo.
“Ottimo, allora, direi di passare alle cose serie. Non hai ancora capito perché sei qui, vero?”
“No, assolutamente no, perdona la mia ingenuità, ma non ci sono ancora arrivato” gli risposi, sinceramente incerto sul motivo per cui gli fossi seduto davanti.
“Beh, non è semplice per me, ma vedrò di spiegartelo in modo da non sembrare sfacciato, ok?”
“Prego, dimmi pure, sono tutto orecchi”
“Ti sembrerà strano, che uno come me, che vive in una casa enorme come questa, che possiede tanto denaro e tante di quelle cose che nemmeno so quantificarli, che potrebbe avere quel che vuole, si rivolga a te in questo modo, ma purtroppo ho dei vincoli, dei modi di comportamento e di vita che non mi consentono la piena libertà come hai tu, per esempio”
Continuava a parlare, ma mentre parlava, lasciavo che quelle parole entrassero da un orecchio e uscissero dall’altro, mentre i miei occhi guardavano quel viso, con solo qualche ruga, che non faceva altro che accrescere quel fascino così sproporzionato, quegli occhi grigio chiaro incassati sotto le sopracciglia folte, dalla forma perfetta, che si avvicinavano sopra ...