Il segreto del miliardario - prefazione
Data: 25/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: sposato40, Fonte: Annunci69
... fianco, che pareva gareggiare coi muscoli del proprietario di casa.
“Venga, mi segua nello studio, le devo parlare assolutamente” disse, liberandomi finalmente dalla forte stretta della sua mano, e facendomi segno di proseguire avanti a lui, verso una porta poco distante, socchiusa.
Lo studio era una camera piccola, per quella villa, ma grande come la mia cucina e il mio salotto messi assieme, e per un secondo pensai di essere nel set di uno di quei telefilm di avvocati che si vedono alla tv.
A parte la parete che dava sul giardino, completamente di vetro, dal soffitto al pavimento, le altre erano ricoperte da pesanti scaffali di legno, colmi di libri, volumi pregiati, enciclopedie, dalle copertine coloratissime, le incisioni in oro, e dalle altezze tutte diverse.
Ai lati della grande vetrata, due piante di ficus alte quasi due metri, folte, lucide, facevano bella mostra di sé, esattamente simmetriche dentro dei portavasi in ceramica viola, dalla finitura satinata, poggiati sopra un parquet chiaro, che correva obliquo per tutta la stanza, dando quasi rilievo a quello che ci stava sopra, una pesante scrivania di legno massiccio, noce americano, incisa nella parte davanti e di lato, in figure non ben comprensibili, e un grande divano ad angolo dalla parte opposta, in stile capitonné, in pelle marrone, conservata perfettamente, sopra un sottile tappeto appena più scuro del colore del legno sottostante.
Il profumo di legno, di libri, di carta e di polvere, ...
... pervase le mie narici, dandomi un senso di mascolinità pura, con qualche sfumatura del tabacco di un sigaro, che stava spento su un posacenere di cristallo, probabilmente lasciato lì di corsa.
“Mi perdoni per la modalità con cui l’ho fatta venire fino a qui, ma avevo assoluta necessità di parlare con lei” disse, muovendosi lentamente per la stanza, fino a sedersi sulla sua sedia, quasi un trono, con quell’imbottitura identica al divano, sia nello stile che nel materiale, senza braccioli, poggiandosi poi con la schiena.
“Non le nascondo che la cosa mi ha davvero incuriosito. Posso sapere come mai ha bisogno di me, signore?”, chiedendomi ancora nella testa che cazzo ci facessi in quella casa enorme, davanti a quell’uomo incredibilmente sensuale, che mi stava parlando con una voce suadente, e un sorriso in grado di ammaliare delle folle enormi.
“Vede, io sono una persona dalla vita particolare, sono praticamente votato al mio lavoro, al gestire il mio patrimonio, le mie fondazioni, dare feste di beneficenza, ma poi basta, zero, nessun amico, se non quelli attirati dai miei soldi, nessuna compagna, moglie, figli, niente, io, solo io, e i miei domestici, come Mario, il maggiordomo che ha conosciuto all’entrata, quasi un padre per me”
“immagino” gli risposi, ascoltando con piacere quelle parole, spostandomi poco alla volta fino a sedermi su uno spigolo di quel divano così morbido dal quale non mi sarei alzato mai più.
“Ho sentito molto parlare di lei, da tante di quelle ...